OSAI – Un modello di business flessibile pronto a cogliere opportunità di crescita

Osai archivia il primo semestre 2023 con un Valore della Produzione pari a 23,60 milioni, in crescita del 15% rispetto al pari periodo del 2022. Consistente la Raccolta Ordini, seppure in lieve flessione rispetto agli straordinari dati dell’anno precedente (-9% a 22,78 milioni), che evidenzia un trend in crescita per la Divisione Automazione (+107%), l’ampliamento del “portafoglio prodotti” con nuove soluzioni nel settore Silicon Carbide, E- mobility e della Circular Economy (5% del totale Order Intake con Osai Green Tech). Il Backlog Commerciale è pari a 41,6 milioni (vs 31,6 milioni al 30/06/22). Risultati positivi che sono stati raggiunti in presenza di una forte crisi del mercato Semiconduttori per applicazioni consumer, come sottolinea il Ceo Fabio Benetti, che però mantiene una visione positiva, grazie ad un modello di business flessibile, all’incremento della capacità produttiva, con l’apertura del nuovo stabilimento di Samone, e agli effetti attesi dagli investimenti in R&S, “che consentiranno di migliorare la posizione nei mercati strategici, inserendo ed ampliando la gamma di nuovi prodotti, caratterizzati da tecnologie innovative in grado di fornire ai clienti un elevato vantaggio competitivo.”

“Incrementare le opportunità di business e le vendite, efficientamento della struttura e della supply chain e incremento della marginalità”: sono queste le priorità strategiche individuate da Fabio Benetti, amministratore delegato di Osai, priorità che si inseriscono in un percorso di crescita che mira a incrementare le vendite “anche grazie allo sviluppo e alla commercializzazione di nuovi prodotti e all’efficientamento dei processi interni e delle catene di fornitura.”

Il Gruppo, forte di un portafoglio diversificato di tecnologie interconnesse e della presenza in diversi mercati di riferimento previsti in forte crescita (come mobilità elettrica e circular economy) intravede importanti opportunità di sviluppo negli anni a venire.

Senza tralasciare la ripresa attesa del mercato dei semiconduttori, core business del Gruppo, atteso in recupero già dal 2024.

Tutti questi trend rappresentano per Osai opportunità concrete per rafforzare la propria presenza in mercati strategici e riprendere i livelli di produttività dopo la progressiva soluzione delle criticità che hanno impattato il recente passato.

 Il Ceo, Fabio Benetti, illustra le priorità strategiche

“Incrementare le opportunità di business e le vendite, efficientamento della struttura e della supply chain e incremento della marginalità”: sono queste le priorità strategiche individuate da Fabio Benetti,

Fabio Benetti, Ceo OSAI

amministratore delegato di Osai, priorità che si inseriscono rispettivamente in aree a forte espansione, nella crescita produttiva e nel portare le vendite su mercati più profittevoli.

“L’incremento delle vendite in mercati maggiormente profittevoli, anche grazie allo sviluppo e commercializzazione di nuovi prodotti e l’efficientamento dei processi interni e delle catene di fornitura, permetteranno di incrementare progressivamente il valore della marginalità”, sottolinea il manager.

Incrementare le opportunità di business e le vendite

L’attenzione di Osai verso la crescita è rivolta ad aree di mercato in forte espansione, quali l’e-mobility (produzione di power modules e batterie per la mobilità elettrica), semiconduttori (produzione e test di chip per uso consumer e automotive con particolare crescita sulla guida autonoma e l’IA), Silicon Carbide (produzione automatizzata dei Chip in SiC), nell’automazione custom (alla produzione di dispositivi in ambito medicale o industriale ad alto contenuto tecnologico e nel mondo recycling e dell’economia circolare).

“Questo sarà possibile grazie allo sviluppo di nuove opportunità commerciali e alla vendita di nuovi prodotti innovativi tra il 2023 e 2024, sorretti da una nuova struttura commerciale sotto la guida del nuovo CCO, Marco Carniato, e dall’ampliamento del board avvenuto nel mese di marzo che ha visto l’ingresso del CTO del Gruppo, Marco Guolo, con specifica delega al Business Development”, sottolinea Benetti.

E aggiunge: “A supporto dell’attività e del business anche la definizione di diverse partnership strategiche, commerciali e industriali, con alcuni principali operatori italiani nel mondo dell’automazione, al fine di accrescere le opportunità di business e soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione, che richiede impianti sempre più tecnologici e innovativi, in taglie elevate, e forti capacità di reazione.”

Efficientamento della struttura e della supply chain

“La disponibilità di nuovi spazi (4.000 mq), previsti con il completamento del nuovo plant a Samone, permetterà di agevolare i processi produttivi e ridurre le inefficienze produttive incrementate dalla pandemia prima e alla crisi delle catene di fornitura poi, che hanno imperversato in questi ultimi 3 anni. 

Il progressivo ritorno alla normalità delle forniture delle materie prime e della componentistica elettronica, permetteranno di concentrare gli sforzi sull’efficientamento della supply chain per garantire continuità e supporto alla crescita produttiva e soprattutto riduzione dei costi, anche grazie ad accordi commerciali con i principali player di settore, nell’ottica di esternalizzare le produzioni a minor valore aggiunto.”

Attraverso l’ingresso del nuovo CFO, Marco Gadaleta, avvenuto nel primo semestre di quest’anno, Osai ha completato la nuova struttura di amministrazione, controllo e finanza, indispensabile per garantire un controllo puntuale e preciso sui processi, nell’ottica dell’efficientamento e riduzione dei costi.

Incremento della marginalità

“La risalita della marginalità rappresenta la prima priorità. Anche se il contesto economico e congiunturale nel quale ci troviamo ad operare non è dei migliori, gli investimenti sostenuti in questi anni finalizzati a raccogliere le opportunità dei mercati derivanti dalle transizioni epocali in corso, quali quella elettrica, ambientale e digitale, garantiranno al Gruppo la linfa necessaria per raggiungere i propri obiettivi pluriennali. L’incremento delle vendite in mercati maggiormente profittevoli, anche grazie allo sviluppo e commercializzazione di nuovi prodotti e l’efficientamento dei processi interni e delle catene di fornitura, permetteranno di incrementare progressivamente il valore della marginalità.

Il nuovo piano industriale al quale il Gruppo sta lavorando, che nasce in un contesto di incertezza, figlio del periodo pandemico prima e del conflitto russo-ucraino poi, è oggi caratterizzato da una sensibile diminuzione della domanda e degli investimenti, a causa dell’inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali, con tassi di interesse che si prevedono ancora elevati per un periodo prolungato.”

Nonostante questa instabilità, il Gruppo prevede che ci siano le condizioni per progettare e pianificare il proprio percorso di crescita nei prossimi anni, per raggiungere un valore della produzione elevato grazie alla leva della struttura attuale ed ottenere una marginalità in progressivo aumento, adeguata al proprio mercato di appartenenza.

I risultati del 1H 2023

Il primo semestre di quest’anno è stato caratterizzato da un forte investimento nello sviluppo e messa sul mercato di nuovi prodotti. Il Gruppo OSAI ha contrattualizzato e confermato le prime consegne di nuovi sistemi che vanno ad ampliare il proprio portfolio di prodotti destinati a mercato in forte crescita quali: il Silicon Carbide, l’e-mobility e la Circular Economy, quest’ultima attraverso la controllata Osai Green Tech Società Benefit.

“La spinta produttiva rivolta alla realizzazione di nuovi prodotti, sorretta da un forte backlog a fine 2022 e da un order intake di poco inferiore rispetto a quello record dell’esercizio precedente, hanno visto incrementare il valore della produzione del 15% a 23,6 milioni rispetto allo stesso dato del 2022.

Risultato positivo se si considera che il mercato dei Semiconduttori per applicazioni consumer è attualmente attraversato da una forte crisi che vede un crollo della domanda nell’elettronica di consumo, che non si riscontrava dal 2019 e rappresenta il dato peggiore degli ultimi 10 anni (Fonte: World Semiconductor Trade Statistics che stima per il 2023 una diminuzione delle vendite pari al 10,3%)”, commenta Fabio Benetti.

“La diminuzione della richiesta di prodotti come smartphone, PC, laptop, consolle e altri dispositivi tecnologici negli ultimi 6 mesi, ha portato ad una repentina riduzione degli investimenti che le grandi società produttrici di semiconduttori destinano alla produzione dei chip, con flessioni stimate del 44% e 14% rispettivamente.

Tale contrazione ha avuto un riflesso fisiologico e diretto sulla vendita di beni strumentali destinati alla produzione e al test di semiconduttori, nel quale il Gruppo opera, per il quale la SEMI (Rapporto Mid-Year Total Semiconductor Equipment Forecast), prevede una contrazione globale sul 2023 del 18,6% rispetto all’anno boom del 2022, con una ripresa nel 2024 trainata da entrambi i segmenti front-end e back-end”, sottolinea l’Ad.

“Nonostante un valore della produzione importante, il Margine Industriale, pari a 12,7 milioni di euro, anche se in aumento in valore, rispetto all’esercizio precedente, evidenzia una marginalità percentuale inferiore. Tale flessione è da imputarsi al mix di produzione di periodo che ha visto l’ingresso di nuovi e innovativi prodotti sul mercato, con un basso livello di maturità, che si è riflesso sul margine operativo e che non è stato bilanciato, com’era invece in previsione a fine 2022, dalla vendita di prodotti consolidati e ad elevata marginalità, quali quelli destinati alla produzione di MEMS per applicazioni consumer.

In aggiunta, ancora persistente, seppur attenuato, l’impatto negativo causato dai costi delle materie prime e dalle inefficienze legate ai ritardi nelle consegne dei materiali di produzione e alle conseguenti difficoltà organizzative che hanno influito ulteriormente sul margine operativo.”

Lo scenario dei prossimi mesi

Il Gruppo OSAI, attraverso le sue Divisioni, si propone di servire con le proprie soluzioni differenti mercati che possono condizionarne l’andamento e le prospettive di crescita. Questa caratteristica peculiare del Gruppo rappresenta da sempre un’opportunità di diversificazione in grado di preservare la continuità del business anche a fronte di eventuali oscillazioni dei mercati di destinazione.

Guardando ai prossimi 18-24 mesi le variabili chiave del business si basano sulla forte crescita dei mercati dei Semiconduttori, della e-mobility e quello emergente del recycling e dell’economia circolare.

Il mercato dei Semiconduttori

La divisione Semiconduttori del Gruppo, nata nel 2011, offre soluzioni rivolte ai principali produttori globali di semiconduttori e destinate alla movimentazione e al test di sensori MEMS attraverso uno o più̀ stimoli (acustico, di movimento, contatto elettrico, pressione, etc.) definiti in base all’applicazione specifica di destinazione (consumer, automotive, ecc).

“Il mercato dei Semiconduttori per applicazioni consumer è attualmente attraversato da una forte crisi che vede un crollo della domanda nell’elettronica di consumo che non si verificava dal 2019 e rappresenta il dato peggiore degli ultimi 10 anni. Questa contrazione si riflette fisiologicamente sul settore dei beni strumentali destinati alla produzione e al test di semiconduttori, nel quale il Gruppo opera, nello specifico destinati alla produzione di MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems), per la quale si prevede una ripresa già nel 2024 trainata da entrambi i segmenti front-end e back-end”, sottolinea Benetti.

Gli operatori del settore stimano che il mercato globale dei semiconduttori continuerà comunque a crescere nel medio e lungo termine. McKinsey & Co. prevede infatti che il mercato globale raggiungerà i 1.000 miliardi di dollari entro il 2030 (+70% vs il 2021), trainato dalla domanda di microchip impiegati nei veicoli elettrici, fondamentali per la guida autonoma e per tutti i servizi avanzati consentiti dall’utilizzo di intelligenza artificiale a bordo.

Secondo Omdia, le applicazioni automobilistiche, che rappresentano oggi solo il 10% della domanda mondiale di semiconduttori, aumenteranno notevolmente e il mercato dei semiconduttori destinato ad applicazioni automotive raggiungerà gli 83 miliardi di dollari nel 2025 (+50% rispetto al 2022), grazie all’impiego di chip che controllano le funzioni avanzate del veicolo, quali l’ADAS per la guida autonoma.”

Un’offerta diversificata e completa per l’e-mobility

Le divisioni Automazione, Elettronica e Laser Applicato, offrono al mercato, grazie ad un portafoglio tecnologico ormai trentennale, soluzioni funzionali nella realizzazione di sistemi automatizzati completi per l’assemblaggio ed il testing di pacchi batterie e per la componentistica destinata all’e-mobility.

Il mercato della mobilità elettrica, in particolare quello destinato all’automobile, ha già registrato nel 2022 una crescita molto elevata, con 10 milioni di vetture vendute, pari al 14% di tutte le nuove auto vendute nell’anno) e nel 2023, si prevede che le vetture elettriche vendute nel mondo saranno oltre 14 milioni, pari al 18% del totale delle auto vendute a livello globale.

“Questo macro-trend di crescita si riflette in maniera rilevante sulla domanda globale di batterie e altri componenti per la trazione elettrica dell’auto: in particolare, la domanda di batterie automobilistiche con tecnologia agli ioni di litio a livello globale è aumentata di circa il 65% nel 2022 ed è destinata a triplicare da qui al 2030.

In questo contesto di mercato, il Gruppo OSAI, con le sue divisioni Semiconduttori ed Elettronica, serve i principali produttori globali di semiconduttori ed elettronica fornendo sistemi completi per l’assemblaggio ed il testing di power modules, per il burn-in-test di chip per uso automotive e per la movimentazione e test di sensori MEMS per applicazioni consumer e automotive”, commenta Fabio Benetti.

Il recycling e l’economia circolare

La forte attenzione al mercato del recycling e dell’economia circolare sono ambiti che offrono spazi di crescita per il Gruppo, che ha già messo in atto soluzioni apprezzate dagli operatori.

“L’applicazione delle tecnologie possedute dal Gruppo al mondo del recycling ed in generale all’economia circolare rappresenterà̀ nel prossimo futuro una concreta opportunità, sia attraverso il progetto Re4M, destinato al trattamento delle schede elettroniche e che vedrà il primo impianto installato nel corso del 2023, ma anche grazie a nuove applicazioni attualmente in fase di realizzazione.

La tecnologia sviluppata da Osai, concretizzatasi con il progetto “RE4M – Recycling for Manufacturing” che consente elevati livelli di efficienza con bassi impatti ambientali e l’interesse espresso dei principali player di mercato, rafforzano la convinzione secondo cui l’automazione rappresenterà nei prossimi anni il “key factor” in ambito recycling, l’elemento indispensabile per rendere efficienti i processi di riciclo dei materiali e la creazione e rigenerazione di valore dal rifiuto.”

L’outlook è positivo

“Il Gruppo prevede di continuare la crescita nell’acquisizione di ordini, trainata da una buona raccolta che si prevede superiore ai livelli raggiunti nell’anno 2022.

La progressiva soluzione delle criticità che hanno impattato nel recente passato le catene di fornitura globali, garantirà flussi di materiali più equilibrati nel secondo semestre ed un progressivo recupero dell’efficienza produttiva, che si tradurrà in un valore della produzione superiore a quanto ottenuto nell’esercizio precedente. Inoltre, l’apertura del nuovo stabilimento produttivo di Samone (TO) prevista entro la fine dell’esercizio 2023, contribuirà in maniera determinante all’incremento della capacità produttiva futura del Gruppo OSAI”, riporta il Ceo.

E aggiunge: “Gli investimenti in attività di innovazione, ricerca e sviluppo, effettuati in corso d’anno consentiranno in prospettiva di migliorare la posizione nei mercati strategici, inserendo ed ampliando la gamma di nuovi prodotti, caratterizzati da tecnologie innovative in grado di fornire ai clienti un elevato vantaggio competitivo.”

“Pur in presenza di un contesto macroeconomico complesso, a cui si aggiunge la situazione economica cinese che registra risultati deludenti, il rallentamento della Germania che mostra all’orizzonte una possibile stagnazione e la recessione tecnica dell’Olanda, riteniamo comunque che ad oggi sussistano le condizioni per mantenere la crescita ed ottenere una marginalità in aumento nel secondo semestre”, conclude Fabio Benetti.

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