Proseguono deboli le principali borse europee a metà seduta, mentre i future di Wall Street scambiano sopra la parità, con l’attenzione che resta sulla politica monetaria, le tensioni internazionali e l’economia cinese.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 28.388 punti, in denaro come il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,01%), mentre sotto la parità il Dax di Francoforte (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%).
In attesa dei verbali relativi all’ultima riunione Fed di settembre che verranno diffusi stasera, la presidente della Fed Bank di San Francisco Mary Daly ha affermato che le condizioni finanziarie più restrittive potrebbero significare che la banca centrale “non debba fare altrettanto”, l’ultimo di una serie di commenti meno hawkish che hanno alimentato le speranze di una prossima pausa nell’aumento dei tassi d’interesse.
A sostenere il sentiment anche un rapporto di Bloomberg secondo cui la Cina starebbe valutando la possibilità di aumentare il deficit di bilancio mentre il governo si prepara a lanciare nuovi stimoli.
Infine, restano monitorare le questioni geopolitiche con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che ha intanto promesso di fornire a Israele pieno sostegno, comprese le spedizioni di munizioni e l’assistenza all’intelligence.
Sul fronte macro, a settembre, gli ordinativi preliminari di macchine utensili in Giappone hanno registrato un calo dell’11,2% su base annua, dopo il -17,6% del dato finale di agosto.
In Germania, nello stesso mese l’indice finale dei prezzi al consumo ha riportato un incremento dello 0,3% su base mensile, in linea con la rilevazione preliminare e le attese. Su base annua, il progresso è stato del 4,5%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus.
Da monitorare nel pomeriggio negli Stati Uniti le richieste mutui MBA e i prezzi alla produzione di settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,06 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 148,7. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,2%) a 87,5 dollari e il Wti (-0,3%) a 85,7 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, bene Iveco (+3,4%), Saipem (+2,9%), Prysmian (+1,7%) e Stellantis (+1,5%), mentre arretra in particolare Moncler (-3,3%) in scia al rallentamento della crescita delle vendite di LVMH. In calo anche Diasorin (-1,8%) e Amplifon (-1,1%).