Mercati – Chiusura mista per gli eurolistini, Piazza Affari +0,3%

Le borse europee chiudono miste, mentre Wall Street procede incerta con l’attenzione rivolta in particolare all’inflazione USA.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.493 punti (+0,3%), in territorio positivo come il Ftse 100 di Londra (+0,3%). Chiudono invece sotto la parità il CAC 40 di Parigi (-0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%) e il DAX di Francoforte (-0,2%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 e il Dow Jones cedono rispettivamente lo 0,1% e lo 0,2%.

I dati oltre le attese sull’indice statunitense dei prezzi al consumo ha rafforzato l’aspettativa di un altro aumento dei tassi da parte della Federal Reserve.

Nel dettaglio, a settembre l’indice CPI è salito del 3,7%, a fronte di un +0,3% del consensus e +0,6% di agosto. Anno su anno la variazione si attesta al +3,7%, stabile rispetto al mese precedente ma al di sopra delle attese (+3,6%).

Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un aumento dello 0,3% su base mensile, in linea al consensus e alla rilevazione di agosto. Su base annua il dato ha registrato un +4,1%, in linea al consensus dopo il +4,3% del mese precedente.

Ora i mercati indicano una probabilità di circa il 50%, rispetto al 30% stimato ieri, per un altro aumento di un quarto di punto, mentre il primo taglio dei tassi è atteso slittare a luglio dalla riunione di giugno.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,055, mentre il dollaro/yen sale a 149,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,9%) a 86,6 dollari e il Wti (+0,7%) a 84,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 197 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,75%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Leonardo (+2,6%), Amplifon (+1,8%), Azimut (+1,8%), Erg (+1,7%), mentre chiudono in coda Moncler (-2,0%), Iveco (-1,2%), Monte Paschi (-1,2%), Nexi (-1,1%).