MERCATI USA – Riparte la correzione

Wall Street interrompe una striscia positiva di tre giornate consecutive, appesantita dal report sull’inflazione del mese di settembre che risulta in calo ma lievemente sopra le aspettative del mercato.

La partenza favorevole dei futures si spegne dopo l’uscita del dato dei prezzi al consumo con la conseguente impennata dei rendimenti obbligazionari e del dollaro, un binomio che ha depresso il mercato azionario già nel mese scorso.

Nasdaq e S&P500 terminano allineati in calo dello 0,6%, mentre il Dow Jones si ferma a mezzo punto di discesa tentando tutti e tre gli indici una reazione nel finale.

Brutta caduta invece per il Russell 2000 che cede il 2,2% terminando sui minimi intraday.

VIX in rialzo di oltre il tre per cento a quota 16,55.

Il mercato obbligazionario registra una impennata dei rendimenti che interrompe un ribasso di tre sedute consecutive. Il Tbond guadagna tredici punti base salendo al 4,7%.

Tra le materie prime il petrolio chiude invariato intorno agli 83,5 dollari al barile dopo una seduta molto nervosa.

Il dato inflattivo penalizza anche i principali metalli preziosi i quali partono inizialmente di slancio, ma terminano con un bilancio negativo: oro (-0,3%), argento (-1%), platino e palladio allineati in una discesa di due punti percentuali.

Sul mercato valutario, il dollaro interrompe la fase difensiva e si rafforza di quasi una intera figura rispetto alla moneta unica salendo fino a 1,053, mentre lo yen scivola verso quota 150 rispetto al biglietto verde.