Directa Sim – Innovazione e margine d’interesse guidano il 2023 verso i risultati migliori di sempre

Riorganizzazione e ottimizzazione nella struttura dei costi sono stati il telaio per la costruzione dei risultati 2023. Ampliamento della base clienti e continua innovazione dell’offerta per cogliere le opportunità nelle diverse fasi di mercato. L’impronta della nuova gestione.

Directa SIM, quotata su EGM dal dicembre del 2021, è stata fondata nel 1995 da due visionari, Massimo Segre, che ne è Presidente e Mario Fabbri attualmente Vicepresidente, per consentire all’investitore privato di operare direttamente sui mercati, quando ancora Borsa Italiana concentrava i propri scambi sul telematico abbandonando “le grida”.

E’ dell’8 novembre 1995 il primo ordine in Borsa partito dagli uffici torinesi di Directa Sim utilizzando un collegamento dati su linea telefonica tramite modem.

Con la nascita del trading online come servizio accessibile a tutti, Directa è stato il primo broker online in Italia.

E’ del 7 dicembre 1998 il primo ordine di Directa via Internet. 

L’Ingegner Vincenzo Tedeschi ha preso la guida di Directa Sim nel gennaio 2020, anno in cui il Paese, complice la pandemia da Covid-19, spinge per la digitalizzazione.

L’Ad Vincenzo Tedeschi illustra le priorità strategiche

Con la nuova gestione Vincenzo Tedeschi ha cambiato strategia, rinnovando anche l’immagine e la comunicazione di Directa:

Vincenzo Tedeschi, Ad di Directa Sim

“Negli ultimi anni fino al 2019 Directa verteva in una situazione di difficoltà perché focalizzava la sua offerta su un target di clientela troppo ristretto per la dimensione aziendale oramai raggiunta, quello dei trader molto attivi, trader professionisti che operano sui mercati come attività principale”.

Continua Tedeschi: “Questo target si è progressivamente ristretto, e intanto Directa subiva la concorrenza di operatori esteri”.

“La situazione non permetteva più di sostenere i costi per la dimensione che Directa aveva raggiunto: un’azienda di 100 dipendenti, con anche costi rilevanti in termini di information technology.”

Individuare una nuova strategia che stabilizzasse i ricavi

La priorità strategica è stata quindi, afferma Tedeschi, quella “di individuare una nuova strategia che stabilizzasse i ricavi, indirizzando l’azienda verso un ulteriore target di clientela, quello dell’investitore autonomo che intende gestire da sé i propri risparmi: questo target copre potenzialmente l’intera popolazione nazionale,  salvo il fatto che non tutti hanno la volontà di impegnarsi, informandosi, nella gestione dei propri risparmi.”

Analizzando quanto accaduto, Tedeschi sottolinea che “noi ora diamo per scontato l’utilizzo di Internet, ma la progressiva digitalizzazione, in particolar modo a partire dal 2020, ha portato a Directa moltissimi nuovi clienti. Di fatto il numero dei conti è ormai triplicato.”

Il rapido allargamento dell’offerta dei servizi, seppur nel contesto dell’emergenza Covid, è stato possibile grazie alla presenza in azienda di personale altamente qualificato, selezionato negli anni e molto esperto del settore in tutti gli ambiti aziendali.

Grazie alla lungimiranza della proprietà, che ha saputo supportare il cambio di management, e alla pronta risposta di quasi tutti in azienda verso la nuova sfida, Directa ha inanellato 4 anni consecutivi di crescita record in praticamente tutti i KPI dimensionali.

Entrando nell’analisi delle diverse voci di ricavo, il CEO di Directa sottolinea che essersi rivolti a un nuovo tipo di clientela, “ha aggiunto al ricavo da trading, piuttosto volatile, un ricavo più stabile da parte di questi risparmiatori che investono con una frequenza bassa e con un’ottica di lungo periodo; sono clienti con patrimoni più rilevanti rispetto ai trader, spesso i risparmi di tutta una vita”.

Tedeschi continuando nell’analisi delle diverse fonti di ricavo di Directa, sottolinea che: “il business diretto, sostanzialmente ha due fonti: i ricavi degli eseguiti (ogni operazione costa 5 €) e i ricavi da margine di interesse, ovvero quelli derivanti dai depositi della liquidità dei clienti.”

Questa liquidità, continua Tedeschi, “noi la depositiamo su banche che ci corrispondono degli interessi. Se il trading fa aumentare i ricavi da commissioni, il deposito della liquidità contribuisce ad aumentare i ricavi da interessi.”

Entrando nel dettaglio, continua il CEO, “per la natura giuridica di Directa i fondi dei clienti non possono essere gestiti dalla Sim stessa, a differenza di quanto accade in una banca; devono pertanto essere depositati presso istituti di credito.”

“Non abbiamo quindi rischi nella gestione della liquidità, non abbiamo un rischio mercato e non abbiamo neanche il rischio controparte, in quanto anche per la banca si tratta di fondi di terzi, e quindi tutelati in maniera illimitata.”

“Il legislatore”, continua Tedeschi, “ha ritenuto giustamente di proteggere l’intero ammontare, qualora la Banca che accoglie questi soldi andasse in difficoltà. I fondi depositati dagli altri intermediari presso banche vengono , infatti, salvaguardati per primi e in maniera illimitata rispetto alla normativa sul bail-in.”

Tornando ai frutti di questo nuovo posizionamento di Directa, Tedeschi evidenzia che “questa sfida è già stata vinta. Sono aumentate notevolmente le masse, è stata recuperata la redditività, sostanzialmente a parità di costi. Ora tutti i nuovi ricavi diventano utile. Quest’anno abbiamo dato una Guidance intorno ai 10 milioni di utile lordo; un notevole miglioramento rispetto al 2019, dove l’utile netto è stato di 1.300 € (raggiunto all’epoca grazie anche a una riduzione del monte salariale per l’avvio di uno stato di crisi aziendale).”

Avviare nuove iniziative innovative

La seconda priorità strategica per l’amministratore delegato di Directa è fondamentale: “avviare nuove iniziative innovative perché il nostro pubblico, sia quello dei trader che quello degli investitori, si nutre di novità; dobbiamo per questo sviluppare continuamente idee e innovazioni, perché nel nostro settore sostanzialmente chi si ferma è percepito come obsoleto”.

Tedeschi, sulla base della sua ventennale esperienza nel settore evidenzia che “per continuare a essere l’operatore leader, anche se non il più grande, è necessario proporre continuamente qualcosa di nuovo, di smart e attraente”.

Pertanto, continua il CEO, “Directa, nei prossimi anni, dovrà continuare a proporre piccole e grandi iniziative, sempre sulla frontiera dell’innovazione, capaci di soddisfare le aspettative dei clienti, iniziative però che siano concrete e gradite, non fini a se stesse.”.

Avviare un Family Office nell’ambito del private banking

Passando alla terza priorità strategica, l’amministratore delegato di Directa sottolinea che nasce da un’idea e volontà del presidente stesso: “in passato la famiglia del Presidente, la madre in particolare, gestiva una banca di private banking a Torino di grande successo, una delle eccellenze all’epoca nel settore; da qui la scelta di avviare all’interno di Directa un Family Office nell’ambito del private banking”.

L’obiettivo, continua Tedeschi, è quello di partire offrendo un servizio per famiglie molto patrimonializzate, imprenditoriali di Torino, per poi orientarsi anche verso Milano e Roma”.

Per offrire questo nuovo servizio di Family Office, Directa ha iniziato a implementare nuove figure: “abbiamo già reclutato del personale proveniente proprio dalla banca di cui sopra , e prossimamente dovremo reclutare i promotori finanziari”.

Per concludere, Tedeschi ricorda che in occasione della Ipo in Borsa “abbiamo presentato un piano industriale che prevedeva di destinare tutte le risorse raccolte a questo progetto, con l’inserimento di 15 promotori a Torino, altri 15 a Milano e una ventina a Roma.”

I risultati del primo semestre 2023

L’amministratore delegato sottolinea con soddisfazione che “il semestre è andato molto bene proprio grazie all’effetto del margine di interesse in forte crescita per l’aumento dei tassi della Banca Centrale Europea; mentre le commissioni sono state in lieve calo per via della ridotta volatilità.”

Per contestualizzare i risultati con l’andamento dei mercati, Tedeschi commenta: “nel nostro business, eventi come il Covid, la guerra in Ucraina, le Torri gemelle , la crisi sub prime del 2008 o le dimissioni di Berlusconi e la crisi dei debiti sovrani del 2011, portano dei picchi di volatilità e scatenano il trading, aumentano le commissioni; di converso, quando la situazione è calma, le commissioni si riducono”.

“Il business quindi ne risente”, continua il Ceo, “ma siccome siamo in forte crescita, nel nostro caso le commissioni si sono ridotte meno di quelle dei nostri diretti competitor. E infatti nella classifica che rappresenta gli operatori di trading online, noi abbiamo guadagnato quote di mercato”.

Si evidenzia ancora una volta come la struttura dei ricavi vada poi analizzata e vista nelle sue diverse componenti: “il margine di interesse ha più che compensato il calo delle operazioni, e quindi abbiamo chiuso con il risultato semestrale migliore di sempre, al netto delle componenti straordinarie. L’anno scorso avevamo beneficiato di uno sconto fiscale da 500.000 €, quale rimborso dei costi per la quotazione da parte dello Stato Italiano, un incentivo che viene corrisposto a tutte le matricole per ripagare i costi sostenuti”.

Continuando nell’analisi della componente costi, il CEO di Directa evidenzia gli elementi relativi alla chiusura di un’operatività specifica  da parte di investitori istituzionali: “quest’anno, abbiamo dovuto spesare 500.000 € per la chiusura immediata di un business rivolto agli investitori istituzionali, sul quale potevano esserci profili di criticità ”, “un servizio, detto in termini impropri, mediante il quale gli investitori istituzionali utilizzavano il servizio di Directa per la gestione della loro tesoreria, depositando liquidi e titoli e facendo operatività con noi. Questo servizio, dismesso nel mese di agosto, era anche facilitato da alcuni segnalatori, con i quali sono stati cessati i rapporti professionali”.

L’Ad Tedeschi evidenzia che “la cessazione di questo business ha comportato costi non ricorrenti, correlati alla necessità di dover svincolare anticipatamente alcuni depositi presso le banche, al fine di rimborsare le somme investite, pagando delle penali.”

Lo scenario dei prossimi 18-24 mesi

La fase di ristrutturazione sopra descritta avrà ancora degli effetti nella seconda parte dell’anno. “Questa dismissione”, dice Tedeschi, “avrà un impatto anche sui secondi sei mesi dell’anno, che abbiamo stimato in circa 100.000 €,  ma che saranno compensati da un ulteriore aumento dei tassi sui depositi stipulati dopo l’estate  Altri impatti straordinari sono stati dovuti al costo relativo all’uscita di due figure apicali, una delle quali gestiva fra le altre attività proprio questo business che è stato chiuso”.

“Per fine anno stimiamo un utile lordo intorno ai 10 milioni di euro, che sarà comunque il più alto  da quando esiste Directa; l’impatto di questi costi straordinari è stato quindi assolutamente trascurabile”.

I servizi di Directa sono sia offerti direttamente alla clientela retail, sia mediante le 141 banche del territorio che distribuiscono il servizio Directa con un prodotto misto, per il quale il cliente ha il conto corrente e il dossier titoli presso la Banca, ma utilizza il sistema di Directa per trasmettere gli ordini in borsa. In questo caso il cliente, ad esempio, in tema di tutela dei depositi, rientra nello schema dei 100.000 €, rispetto al cliente diretto, che invece è protetto illimitatamente.

Guardando al futuro, Tedeschi sottolinea che: “I prossimi 18-24 mesi saranno guidati sia da fattori esterni che dalla capacità di Directa di continuare a crescere. I fattori esterni si riferiscono all’attività di trading e riguardano la volatilità, gli eventi di mercato che possono influenzarla, inoltre l’inflazione e di conseguenza i tassi di interesse”.

“I tassi di mercato hanno un doppio effetto sui conti di Directa, questo perché una parte significativa dei ricavi della SIM proviene dal margine di interesse dei depositi dei clienti, inoltre quando i tassi sono molto alti, nelle scelte di investimento dei clienti avviene una sostituzione dell’equity con l’obbligazionario”.

Per meglio approfondire il CEO ricorda come in queste fasi di mercato “quando ci sono obbligazioni che rendono il 6-7%, titoli di Stato che rendono il 4-5%, il dividend yield dell’equity diventa penalizzante; in questi casi avviene un travaso soprattutto dalle Small cap, perché il rischio di detenere un Btp non è equivalente al rischio di detenere un titolo dell’EGM, anche se entrambi rendono il 4%”.

Gli eventi legati alla pandemia vissuti negli ultimi anni, dando una ulteriore spinta propulsiva alla fase di digitalizzazione della popolazione, hanno segnato un passo importante per Directa. Come sottolinea Tedeschi, “dopo il Covid direi che possiamo ritenerci tutti digitali: con la progressiva diffusione di Internet, degli smartphone e dei computer, molte più persone sono abilitate alla fruizione del servizio di Directa”.

Anche sul fronte delle potenzialità nella crescita della base clienti, Tedeschi evidenzia come “vi sono sempre più persone che gestiscono i propri soldi dallo smartphone. C’è stato l’avvicendamento generazionale, sono nati servizi innovativi come Satispay, Hype, Revolut, che oramai abbinano la gestione del denaro al telefono, e non più al portafoglio. Non portiamo più con noi neanche le carte di plastica, del bancomat o della carta di credito”.

La progressiva digitalizzazione è quindi un processo che oramai appartiene al passato. Ora lo diamo per scontato per tutti noi. Invece, sottolinea il CEO di Directa, un discorso da approfondire è quello relativo all’educazione finanziaria, “perché quello che sta succedendo, al di là del fatto che abbiamo le App, è che un numero sempre più alto di persone scopre che per allocare i propri risparmi sui conti deposito, oppure per seguire un piano di accumulo in Etf, bastano due click, ma purtroppo ancora oltre il 50% degli Italiani non ha confidenza con gli investimenti: colmare questo gap culturale vorrebbe dire offrire a ciascuno un maggiore grado di libertà e di controllo sul proprio futuro”.

Relativamente agli obiettivi di lungo termine il Ceo di Directa non si sbilancia: “stiamo completando il piano triennale che abbiamo stabilito in occasione della Ipo, e lo stiamo battendo rispetto ai numeri che avevamo previsto”.

“La storia di Directa è una storia di grande suggestione perché Directa, grazie alla visione dei suoi fondatori, ha inventato in pratica il settore in cui opera, quello del  trading online” continua Tedeschi. “Poi abbiamo anche dei business minori, come ad esempio quello con i consulenti finanziari autonomi, ai quali forniamo un pannello che si chiama di dPro per gestire gli investimenti dei loro clienti. Un pannello che presenta i suggerimenti d’investimento ai clienti, che poi possono eseguirli.”

“Abbiamo anche un’attività nel crowdfunding, dove siamo leader nella gestione amministrativa delle quote rubricate; infine proponiamo i servizi di trading anche alle aziende”.

“Però”, conclude Tedeschi, “sono attività che non incidono in maniera significativa. Quando vi ho parlato di commissioni e di margini di interesse, queste due voci coincidono con il 90% del nostro business”.

Le stime degli analisti

Gli analisti di EnVent, dopo la pubblicazione dei risultati dei primi sei mesi del 2023, hanno aggiornato le proprie stime pubblicando uno studio lo scorso 2 ottobre.

In questa occasione hanno formulato un target prime di 5,40 euro dal precedente 5,37 euro del 4 maggio scorso, con un significativo upside sul prezzo corrente di borsa.

Gli analisti sottolineano che il contesto caratterizzato da politiche monetarie restrittive e da un progressivo rallentamento del trend inflazionistico determini un rallentamento della domanda globale e favorisca il mantenimento di un livello dei tassi di interessi elevato. Questo rende da una parte le obbligazioni attraenti in termini di opportunità e la correlazione tra i volumi degli scambi e la volatilità del mercato risulta, sempre a detta degli analisti, favorevole al business di Directa.

Di seguito le stime di forecast prospettate nello studio di EnVent:

 

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