Le borse europee chiudono positive, mentre Wall Street procede tonica, con l’attenzione rivolta in particolare alle tensioni geopolitiche.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.392 punti (+0,5%), in rialzo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il DAX di Francoforte (+0,3%) e il CAC 40 di Parigi (+0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,0%, lo S&P 500 e il Dow Jones lo 0,9%.
Proseguono gli sforzi diplomatici volti ad evitare un’escalation delle tensioni in Medio Oriente e un possibile allargamento del conflitto ad altri Stati del Medio Oriente, tra cui in particolare l’Iran, uno dei principali produttori mondiali di petrolio.
Persistono intanto anche le tensioni tra Washington e Pechino con gli Usa che hanno affermato che inaspriranno le misure che limitano l’accesso della Cina ai semiconduttori avanzati e alle attrezzature per la produzione di chip, nel tentativo di impedire al rivale geopolitico di ottenere un vantaggio militare.
Gli investitori restano poi intenti a monitorare le prossime mosse della Fed: un nuovo rialzo dei tassi entro fine anno è atteso con una probabilità del 35-40%.
Sul fronte macro, secondo la lettura finale in Italia l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo ha registrato a settembre un rialzo del 5,6% su base annua, a fronte del +5,7% del dato preliminare e delle attese. La lettura finale di agosto indicava un incremento del 5,5%.
Negli Stati Uniti, l’indice Empire State Manufacturing, che misura l’andamento dell’attività manifatturiera dello stato di New York, a ottobre è peggiorato a -4,6 punti (+1,9 punti a settembre), attestandosi però al di sopra delle attese (-6 punti).
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,055, mentre il dollaro/yen è poco mosso in area 149,6. Tra le materie prime, in leggera correzione dopo i recenti rialzi le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,1%) a 89,9 dollari e il Wti (-1,1%) a 85,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 196 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,76%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Unicredit (+2,6%), Bper Banca (+2,3%), Erg (+2,3%), Pirelli (+2,2%), mentre chiudono in coda TIM (-6,2%), Saipem (-1,4%), Tenaris (-0,7%), Stellantis (-0,7%).