Nocivelli – ESCo specializzata in impianti tecnologici e servizi di facility management e leader a livello nazionale in operazioni di Partenariato Pubblico Privato (PPP) per la realizzazione di strutture sanitarie e ospedaliere – ha chiuso l’esercizio 2022-2023 con tutti gli indicatori in netto miglioramento.
In dettaglio, i ricavi sono aumentati del 43,1% toccando i 73,9 milioni, l’Ebitda è salito a 15,3 milioni (+9,6%) e l’utile netto ha raggiunto i 10,6 milioni (+10,9%). Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta è positiva per 40,1 milioni.
Numeri che “dimostrato la forza del business model di Nocivelli e confermano la capacità dell’azienda di modificare velocemente l’operatività per generare e conservare redditività anche in contesti esterni sfavorevoli o non prevedibili”, esordisce Nicola Turra, CEO di Nocivelli, in un’intervista rilasciata a Market Insight.
I risultati “sono ancora più soddisfacenti se li osserviamo con la consapevolezza che sono stati ottenuti in un periodo di mercato volatile per le società che si occupano di energia, sia a causa dell’inflazione sia, in particolare, delle continue oscillazioni del prezzo dell’energia”.
Dati gli ottimi risultati dell’utile di esercizio, corrispondente a 10,3 milioni, il Cda ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il prossimo 27 ottobre, la distribuzione di un dividendo complessivo di 1,49 milioni, pari a 0,049 euro per azione, con stacco cedola il 13 novembre e pagamento il 15 novembre.
Intanto, “i prossimi trimestri ci vedono già impegnati nella fornitura di servizi ad alcuni dei principali operatori energetici italiani. Tra le aggiudicazioni più recenti, infatti, vi sono alcuni contratti con Terna, di cui Nocivelli è fornitore ufficiale”.
“Siamo quindi fiduciosi nel continuare a realizzare una crescita in linea con quanto raggiunto quest’anno”, prosegue l’AD. “L’andamento delle attività industriali, commerciali e dei servizi realizzati dal Gruppo procede regolarmente come da previsioni. I servizi già contrattualizzati proseguono in linea con quanto ipotizzato, mantenendo la redditività attesa, sia grazie a una corretta gestione delle attività di realizzazione di opere e lavori, sia grazie all’ottimizzazione dei servizi e dell’attività di approvvigionamento delle materie prime”.
A questo proposito, il manager segnala l’unicità del backlog di Nocivelli che la contraddistingue sul mercato e le consente di contare su un’importante redditività per i prossimi dieci anni. Ciò rappresenta un elemento di forte distinzione che si traduce nella generazione di cassa e maggior valore per la società.
Infatti, “continuiamo a formulare proposte di Partenariato Pubblico Privato che potranno aggiungersi al nostro consistente portafoglio ordini che ha raggiunto quota 800 milioni con contratti fino al 2033. Ad oggi, di questi, circa 300 milioni sono relativi a contratti per la realizzazione di opere e per la fornitura di servizi previsti nell’arco dei prossimi tre esercizi”.
A comporre il portafoglio ordini, che era pari a circa 650 milioni a fine marzo 2023, “contribuiscono sia l’acquisizione di nuovi contratti sia il prolungamento con rinegoziazione di contratti esistenti che garantiscono la generazione di valore di lungo periodo, anche in presenza di fattori esterni economici e geopolitici incerti”, precisa Turra.
Inoltre, “continuiamo a partecipare alle principali procedure di gara, ponendo particolare attenzione a quelle gare d’appalto che consentono la stipula di convenzioni con le Pubbliche Amministrazioni”.
L’obiettivo, infatti, è “continuare nella riqualificazione di strutture sanitarie e ospedaliere che, obsolete e non adeguate, necessitano di interventi di ammodernamento per soddisfare non solo la richiesta dei territori, ma anche le nuove esigenze emerse a seguito della pandemia”.
In questo senso, la società presieduta da Bruno Nocivelli si è già aggiudicata numerose gare aventi come oggetto lavori di riqualificazione energetica e sta portando avanti attività volte all’ottenimento di ulteriori qualifiche, in grado di aprire prospettive estremamente interessanti per il futuro.
“Stiamo cogliendo le opportunità derivanti dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che finalmente sono in corso di utilizzo da parte delle Pubbliche Amministrazioni e infatti ci siamo già aggiudicati gare per la realizzazione di opere finanziabili con tali fondi per un importo pari a circa 30 milioni, i cui risvolti economici auspichiamo si concretizzeranno nel corso dei prossimi tre esercizi”, sottolinea con soddisfazione il CEO.
Senza dubbio, il mercato in cui la società bresciana opera presenta delle ottime prospettive future. “Il PPP ha dimostrato di essere l’unico meccanismo efficace per affrontare le crescenti esigenze infrastrutturali in Italia, soprattutto in ambito sanitario e ospedaliero. Il coinvolgimento del settore privato è essenziale per sostenere, finanziare e gestire i progetti di riqualificazione energetica minimizzando i rischi associati ai progetti e rendere anche il processo decisionale più efficiente”.
“L’evoluzione del mercato dipenderà da molteplici fattori, tra cui i cambiamenti normativi, l’inflazione e le future condizioni economiche. Anche il coinvolgimento delle comunità locali potrà diventare un elemento chiave nei progetti di PPP”.
“Con la nostra offerta integrata, il nostro know-how e il ruolo di fornitore strategico – conclude Nicola Turra – siamo pronti a cogliere le crescenti opportunità, soprattutto in ambito PNRR, contribuendo attivamente alla diffusione di una cultura dell’efficienza energetica nell’ambito delle pubbliche amministrazioni”.
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