Mercati – Chiusura poco mossa per le borse europee, Milano -0,1%

Gli eurolistini chiudono perlopiù intorno alla parità, mentre Wall Street procede cauta, con l’attenzione rivolta in particolare alle tensioni in Medio Oriente e all’agenda macro.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.367 punti (-0,1%), poco mosso come l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), il DAX di Francoforte (+0,1%) e il CAC 40 di Parigi (+0,1%). Chiude in rialzo dello 0,6% il Ftse 100 di Londra.

Oltreoceano, il Dow Jones e lo S&P guadagnano rispettivamente lo 0,3% e 0,2%, il Nasdaq cede lo 0,1%.

Proseguono gli sforzi diplomatici volti a prevenire un’escalation del conflitto tra Israele e Hamas, con il presidente Biden che domani incontrerà in Israele il primo ministro Netanyahu in una visita di supporto. Il presidente degli Stati Uniti farà sosta anche in Giordania, dove incontrerà Re Abdallah e il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen.

Sul fronte macro, a settembre le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,7% su base mensile, oltre le attese (+0,3%), dopo il +0,8% del mese precedente.

Sempre a settembre la produzione industriale USA ha registrato un aumento dello 0,3%, al di sopra delle attese (0,0%) e del dato di agosto (0,0%, rivisto da +0,4%).

Nel Vecchio continente, l’indice ZEW di ottobre sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è migliorato a -1,1 punti (consensus -9 punti) dai -11,4 punti registrati a settembre.

Sempre a ottobre, nell’Eurozona l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica è salito a 2,3 punti rispetto ai -8,9 punti di settembre.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,058, il dollaro/yen a 149,7. Tra le materie prime, in leggero calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,4%) a 89,3 dollari e il Wti (-0,5%) a 84,8 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 201 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,89%.

Tornando a Piazza Affari, guidano TIM (+3,7%), Finecobank (+1,7%), Tenaris (+1,4%), Monte Paschi (+1,4%), mentre chiudono in coda Amplifon (-2,7%), Mediobanca (-2,1%), Prysmian (-1,8%), Iveco (-1,7%).