Mercati – Europa peggiora nel pomeriggio, Milano rallenta a -0,7%

Le borse europee peggiorano complessivamente nel pomeriggio con Wall Street che viaggia negativa.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,7% a 28.194 punti, debole come il Dax di Francoforte (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,5%) mentre resiste il Ftse 100 di Londra (+0,3%). Oltreoceano il Nasdaq è in calo dell’1,3%, lo S&P500 dello 0,8% e il Dow Jones dello 0,3%.

Gli investitori restano sull’agenda macroeconomica e sulla politica monetaria in un clima  già appesantito dalle questioni geopolitiche e dai timori per l’attentato a Bruxelles.

A settembre le vendite al dettaglio degli Stati Uniti sono aumentate dello 0,7% su base mensile, più del consensus (+0,3%) e dopo il +0,8% di agosto (rivisto da +0,6%).

Inoltre, nello stesso mese oltreoceano il dato sulla produzione industriale ha registrato un incremento dello 0,3% su base mensile, superiore alla variazione nulla prevista dagli analisti e della lettura di agosto (rivista dal +0,4%).

Ancora solidi dati economici che rafforzano l’aspettativa che la Federal Reserve manterrà tassi di interesse più elevati e per un periodo più esteso.

Sul fronte delle tensioni internazionali, domani Biden visiterà Israele come parte di un’operazione per prevenire un’escalation della guerra. Il segretario di Stato Antony Blinken è tornato in Medio Oriente per incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu, dopo i colloqui con i governi arabi.

Il presidente russo Vladimir Putin si è confrontato con i leader di Egitto, Siria, Iran e l’Autorità palestinese mentre il Cremlino ha affermato che c’è “opinione unanime” sulla necessità di un cessate il fuoco.

Infine, in Europa continuano a pesare le preoccupazioni all’indomani del grave attacco a Bruxelles.

Sul fronte macro, nel Vecchio Continente, stamane, l’indice ZEW di ottobre sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è migliorato a -1,1 punti (consensus -9 punti) dai -11,4 punti registrati a settembre. Il sottoindice relativo alla situazione corrente è aumentato a -79,9 punti dai -79,4 punti della rilevazione precedente. Le previsioni degli analisti indicavano un valore di -80,8 punti.

Sempre a ottobre, nell’Eurozona l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica è salito a 2,3 punti rispetto ai -8,9 punti di settembre.

Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,055 e il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 149,7. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in frazionale rialzo con il Brent (+0,4%) a 90 dollari e il Wti (+0,5%) a 85,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 202 punti (+5bp), con il rendimento del decennale italiano al 4,91%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Telecom Italia (+2,8%), seguita Fineco e Italgas a +1% mentre arretrano in particolare Amplifon (-4%), Stm (-3,7%) e Iveco (-3,3%).