Mercati asiatici – Seduta a tinte rosse, giù in particolare Hong Kong (-2,1%)

Seduta di vendite per i principali listini asiatici dopo la chiusura negativa di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente l’1,5 e l’1,2%, fa peggio Hong Kong a -2,1%. In Giappone il Nikkei lascia sul terreno l’1,8% e il Topix l’1,3%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha chiuso in calo dell’1,6%, lo S&P500 dell’1,3% e il Dow Jones di un punto percentuale.

Il sentiment resta appesantito dalla crisi in Medio Oriente dopo l’esplosione in un ospedale di Gaza, con centinaia di vittime, che ha complicato gli sforzi diplomatici per tenere a freno il conflitto in Israele. Oggi il primo ministro britannico Rishi Sunak visiterà Israele.

Sul fronte della politica monetaria, il presidente della Federal Reserve Bank di New York, John Williams, ha affermato che i tassi di interesse dovranno rimanere a livelli restrittivi “per qualche tempo” per riportare l’inflazione al livello target della banca centrale.

Dal canto suo, però, il governatore della Fed Christopher Waller ha sottolineato che i politici possono attendere e raccogliere più dati prima di decidere se l’economia necessita di ulteriori restrizioni monetarie.

Atteso in giornata l’intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, presso all’Economic Club di New York. Sempre oggi i presidenti della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, di Atlanta, Raphael Bostic, di Philadelphia, Patrick Harker, e di Dallas, Lorie Logan, parleranno in vari eventi.

Intanto sul fronte macro, a settembre la bilancia commerciale del Giappone presenta un deficit di 434,1 miliardi di yen, in miglioramento oltre le attese (-553,7 mld) rispetto al deficit di 937,8 miliardi del mese precedente (rivisto da -930,5 mld).

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,054 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 149,7. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,3%) a 91,2 dollari e il Wti (-0,1%) a 87,2 dollari al barile.