Mercati – Eurolistini ancora sottotono nel pomeriggio, Milano -1,3%

Le borse europee proseguono negative nel pomeriggio mentre Wall Street scambia poco mossa.

A Milano, il Ftse Mib cede l’1,3% a 27.779 punti, sottotono come il Ftse 100 di Londra (-1%), l’Ibex35 di Madrid (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%) e il Dax di Francoforte (-0,2%). Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,2%, lo S&P500 lo 0,1% mentre il Dow Jones è in parità.

Resta l’attenzione sulle indicazioni provenienti dalla Federal Reserve con gli investitori focalizzati sul fitto programma di interventi di diversi funzionari della banca centrale americana e in particolare sulle dichiarazioni del discorso di Jerome Powell previsto per le 18:00 (ora italiana).

Gli operatori si aspettano che il presidente della Fed fornirà segnali sul fatto che, in considerazione del recente aumento dei rendimenti dei titoli governativi, l’istituto non dovrà probabilmente alzare i tassi nella riunione del 31 ottobre – 1° novembre. Tuttavia Powell potrebbe ammettere che, in presenza di un’inflazione ancora ben al di sopra dell’obiettivo del 2%, la banca centrale opterà per un ritocco nell’ultimo meeting dell’anno, a dicembre.

Ulteriori spunti stanno giungendo dal proseguimento della stagione trimestrali con i conti, tra gli altri, di Netflix che ha registrato il miglior trimestre in termini di crescita degli abbonati e Tesla che ha mancato le stime sia sugli utili sia sulle vendite di periodo.

Sullo sfondo restano le tensioni in Medio Oriente mentre continuano gli sforzi diplomatici e e gli aiuti umanitari a Gaza. Nel frattempo, il primo ministro britannico Rishi Sunak, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il massimo diplomatico tedesco stanno visitando l’area. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha fatto sapere che i camion con gli aiuti sono pronti a entrare a Gaza attraverso il valico di Rafah con l’Egitto.

Sul fronte macro, nella settimana che si è conclusa il 14 ottobre le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono risultate pari a 198mila unità, in calo rispetto alle 210mila unità del consensus e alle 211mila unità della rilevazione della settimana precedente (riviste da 209mila unità).

A ottobre l’indice di fiducia commerciale dei produttori del distretto di Philadelphia si è attestato a -9 punti, in recupero dai -13,5 punti di settembre e a fronte di un consensus a -7 punti.

In Europa, stamane, a ottobre l’indice relativo al sentiment dell’industria manifatturiera francese si è fissato a 98 punti, in linea con le attese, ma al di sotto dei 99 punti di settembre.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,057 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen si mantiene a 149,8. Tra le materie prime, petrolio negativo con il Brent (-0,8%) a 90,7 dollari e il Wti (-0,7%) a 86,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 202 punti (-3bp), con il rendimento del decennale italiano al 4,94%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue in testa Recordati (+2,5%), seguita da Moncler (+1,1%) e Interpump (+1%) mentre arretrano in particolare Stellantis (-3,6%), Banco Bpm (-2,9%) e Saipem (-2,6%).