Mercati – Avvio a tinte rosse per l’Europa con Milano a -1,2%

Apertura in rosso per le principali borse europee con il focus sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali, dall’agenda macroeconomica e dalla Cina in un clima già appesantito dalle tensioni internazionali.

A Milano, il Ftse Mib cede l’1,2% a 27.412 punti, giù come il Cac 40 di Parigi (-1,4%), l’Ibex35 di Madrid (-1,2%), il Dax di Francoforte (-1,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%).

Sul fronte della politica monetaria il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha affermato che la banca centrale americana è disposta a mantenere i tassi di interesse nuovamente stabili nella prossima riunione mentre osserva i dati chiave sulla crescita. Ha poi aggiunto che l’istituto sta procedendo con cautela considerando “i rischi e le incertezze”, sottolineando però che l’inflazione resta troppo alta e citando prove che al momento la politica monetaria non è “troppo restrittiva”.

Intanto, il ministro delle finanze giapponese Shunichi Suzuki ha affermato che è importante che lo yen si muova in modo stabile e in linea con i fondamentali.

Sotto osservazione anche la situazione cinese dopo che all’inizio di questa settimana la banca centrale del Paese asiatico ha effettuato la più grande iniezione di liquidità dalla fine del 2020 con prestiti a un anno attraverso la cosiddetta struttura di prestito a medio termine.

Nel frattempo, perdurano le preoccupazioni sul settore immobiliare cinese a causa del mancato pagamento degli interessi sulle obbligazioni in dollari di Country Garden Holdings.

Sullo sfondo persistono i timori per il conflitto in Medio Oriente dopo che le basi statunitensi in Iraq e Siria hanno subito diversi attacchi di droni e un cacciatorpediniere americano ha intercettato nel Mar Rosso missili lanciati dallo Yemen e forse diretti verso Israele.

Dall’agenda macro, a ottobre l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori nel Regno Unito, si è attestato a -30 punti, in peggioramento contro le attese (-20 punti) rispetto al dato di settembre (-21 punti).

Sempre nel Regno Unito, a settembre, le vendite al dettaglio, incluso il carburante, hanno registrato un calo su base mensile dello 0,9%, superiore rispetto alle attese (-0,4%), dopo il +0,4% di agosto. Su base annua, il dato segna un calo del 1,0% (consensus -0,2%), dopo il -1,3% del mese precedente (rivisto da -1,4%).

Infine, in Germania a settembre l’indice dei prezzi alla produzione ha registrato un calo dello 0,2% su base mensile rispetto al +0,4% del consensus e al +0,3% di agosto. Il dato su base annua evidenzia un calo del 14,7% a/a a fronte di un -14,1% atteso dagli analisti e del -12,6% del mese precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,057 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 149,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,9%) a 93,2 dollari e il Wti (+1,1%) a 89,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 204 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,95%.

Tornando a Piazza Affari, avvio positivo per Hera (+0,5%), Tenaris (+0,2%) ed Eni (+0,1%). Arretrano invece soprattutto Poste Italiane (-2,5%), MPS (-2,2%), Bper (-2,1%) e STM (-1,8%).