Mercati – Chiusura d’ottava in ribasso per gli eurolistini, Milano -1,4%

Le borse europee chiudono negative, simili all’andamento di Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare alle tensioni in Medio Oriente, alla Fed e all’agenda macro.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.357 punti (-1,4%), in calo come il DAX di Francoforte (-1,6%), il CAC 40 di Parigi (-1,5%), il Ftse 100 di Londra (-1,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,3%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,4%, lo S&P 500 l’1,0%, il Dow Jones lo 0,5%.

Si chiude una settimana turbolenta per i mercati sullo sfondo delle tensioni in Medio Oriente, le quali hanno alimentato la volatilità dei prezzi del petrolio e spinto gli investitori da asset più rischiosi verso beni rifugio come l’oro.

Restano nel contempo monitorate le indicazioni in tema di politica monetaria all’indomani delle parole di Powell, il quale ha fatto intendere che la Fed dovrebbe mantenere i tassi stabili al prossimo meeting FOMC di novembre, lasciando tuttavia aperto lo scenario di un nuovo rialzo in uno dei meeting successivi.

Sul fronte macro, le vendite al dettaglio nel Regno Unito hanno registrato a settembre un calo dello 0,9% su base mensile, a fronte del -0,4% atteso e dopo il +0,4% di agosto. Su base annua, calo dell’1,0% dopo il -1,3% del mese precedente, rispetto al -0,2% atteso.

Nello stesso mese, in Germania l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) ha registrato un calo dello 0,2% su base mensile rispetto al +0,4% del consensus e al +0,3% di agosto. Il dato su base annua evidenzia un calo del 14,7% a/a a fronte del -14,1% atteso e del -12,6% del mese precedente.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,059, il dollaro/yen a 149,9. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,9%) a 93,2 dollari e il Wti (+0,9%) a 89,2 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 202 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,92%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Nexi (+2,5%), Amplifon (+0,6%), Diasorin (+0,4%), Terna (+0,3%), mentre chiudono in coda Saipem (-6,2%), Iveco (-4,6%), Monte Paschi (-4,0%), TIM (-3,7%).