Avvio misto per le principali borse europee con l’attenzione che resta sul conflitto in Medio Oriente, le banche centrali e l’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 27.494 punti, sopra la parità come il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,2%). Più incerti invece l’Ibex35 di Madrid (0,0%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
Gli investitori restano focalizzati sull’evoluzione della guerra in corso dopo che Hamas ha rilasciato due ostaggi statunitensi e gli aiuti hanno iniziato ad arrivare attraverso il confine tra Egitto e Gaza nel fine settimana. Tuttavia, Israele ha intensificato i raid aerei in preparazione della “prossima fase” del conflitto con Hamas, avvertendo inoltre che Hezbollah rischia di trascinare il Libano in una guerra regionale più ampia.
In Cina, persistono le difficoltà del settore immobiliare mentre la fiducia si è ridotta ulteriormente dopo che Pechino ha annunciato una serie di indagini su Foxconn Technology Group, il partner più importante di Apple.
In Giappone invece i funzionari della Banca centrale stanno valutando, secondo rumour, se modificare le loro impostazioni di controllo della curva dei rendimenti nella riunione di settimana prossima.
Sempre in tema politica monetaria, Loretta Mester, presidente della Federal Reserve di Cleveland, ha affermato che la banca centrale americana è vicina alla conclusione della sua stretta se l’economia si evolve come previsto.
Questa settimana gli operatori cercheranno indizi sulle future mosse di politica monetaria a partire dai dati sull’inflazione australiana e giapponese nonché sull’attività economica di Stati Uniti ed Europa. Nei prossimi giorni occhi anche sul discorso del presidente della Fed Jerome Powell e sulle decisioni della Banca Centrale Europea.
Sul fronte macro, in uscita nel pomeriggio il Chicago Fed Nat Activity Index di settembre e la fiducia consumatori preliminare dell’Eurozona di ottobre.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,058 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 149,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,9%) a 91,4 dollari e il Wti (-1%) a 87,2 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio i titoli bancari con Unicredit a +1,7%, Mediobanca +1,5% e Bper +1,4%. Arretrano invece Nexi e Saipem a -1,7%, Inwit (-1,4%).