Mercati asiatici – A due velocità in un contesto ancora volatile

Seduta a due velocità per i principali listini asiatici dopo la chiusura mista di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,5 e l’1%. Giù Hong Kong (-0,7%) mentre in Giappone il Nikkei segna +0,3% e il Topix +0,2%.

Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,6%, lo S&P 500 a -0,2% e il Nasdaq a +0,3%.

Il sentiment resta influenzato dagli sviluppi del conflitto in Medio Oriente con i dati che registrano oltre 5 mila vittime a Gaza e le Forze di difesa israeliane che hanno reso noto di aver condotto raid contro circa 400 obiettivi di Hamas nella Striscia nelle ultime 24 ore, uccidendo diversi comandanti e operativi. La Cina ha intanto ribadito che Israele deve proteggere i civili e ha diritto di difendersi in un conflitto.

Occhi nel contempo sulle banche centrali con la Bank of Japan che ha annunciato un’operazione non programmata di acquisto di obbligazioni, sottolineando il suo intento di frenare la velocità degli aumenti dei rendimenti dei titoli sovrani.

Il tutto in un contesto che resta volatile per le aspettative che la Federal Reserve manterrà i tassi elevati e il governo Usa che aumenterà le vendite di obbligazioni per coprire i deficit in espansione.

Dall’agenda macro, il preliminare di ottobre del PMI manifatturiero della Jibun Bank si è attestato a 48,5 punti, stabile rispetto ad agosto. Il PMI servizi è stato pari a 51,1 punti, in peggioramento rispetto ai 53,8 punti del mese precedente. Infine, il PMI composito si è fissato a 49,9 punti, rispetto ai 52,1 punti di luglio.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,068 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 149,6. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 90,1 dollari e il Wti (+0,3%) a 85,8 dollari al barile.