Nel 3Q 2023 i Ricavi totali del gruppo sono stati pari a 6,0 miliardi, invariati trim/trim e in rialzo del 23,7% a/a.
I Ricavi netti si sono fissati a 5,8 miliardi, in calo del 1,9% trim/trim e in rialzo del 23,1% a/a.
Il Margine di interesse (NII) è aumentato del 2,9% trim/trim a 3,6 miliardi e in rialzo del 45,0% a/a, grazie alla efficace gestione del pass-through sui depositi, in particolare in Italia, sommata al contesto favorevole dei tassi d’interesse.
Le Commissioni sono diminuite del 7,1% trim/trim a 1,8 miliardi, in calo del 5,2% a/a, per effetto, tra gli altri fattori, della stagionalità e di commissioni di finanziamento in calo in Germania.
I Proventi da attività di negoziazione sono stati pari a 499 milioni, in rialzo del 2,8% trim/trim e +26,7% a/a.
I Costi operativi si sono fissati a 2,3 miliardi, invariati trim/trim e in calo del 2,3% a/a.
Il rapporto costi/ricavi è rimasto invariato trim/trim al 39,0%, in calo di 10,4 p.p. a/a.
L’Utile netto contabile è stato pari a 2,3 miliardi, in rialzo dello 0,5% trim/trim e in rialzo del 35,9% a/a.
L’Utile netto post cedole AT1 e CASHES si è fissato a 2,3 miliardi, in rialzo del 6,8% trim/trim e +34,8% a/a.
CET1 ratio di Gruppo: 17,19%, in rialzo di 55 pb trim/trim e in rialzo di 178 pb a/a; il CET1 ratio del Gruppo nel 3trim23, pro forma per la proposta di riacquisto di azioni proprie per 2,5 miliardi, si è attestato al 16,33%.
Le esposizioni deteriorate nette sono state pari a 6,2 miliardi, in calo dell’1,5% trim/trim e in calo del 9,2% a/a. Il rapporto di copertura (sulle esposizioni deteriorate) è pari al 48,1%, in rialzo di 0,2 p.p. trim/trim e in calo di 2,2 p.p. a/a.
UniCredit ha migliorato la propria guidance finanziaria per il 2023, portandola a un NII di almeno 13,7 miliardi, che vede ricavi netti superiori a 22,2 miliardi.
La guidance dell’utile netto rimane pari ad almeno 7,25 miliardi.
Unicredit ha confermato l’intento di mantenere la redditività del 2024 in linea o superiore a quella del 2023.
Inoltre, il completamento del riacquisto di azioni del 2022 per 3,34 miliardi e la proposta di avviare una tranche da 2,5 miliardi sostengono l’intenzione di distribuzione per il 2023 di almeno 6,5 miliardi, determinando un rendimento da distribuzione del 16% per il 2023.
Infine, si segnala l’innalzamento del rating ESG da parte di MSCI ad “AA”, dovuto in gran parte agli sforzi della banca diretti a rafforzare l’attenzione verso le problematiche sociali.