Nei primi nove mesi del 2023 Campari ha riportato vendite nette pari a 2.201,3 milioni, con una variazione totale pari al +9,8%.
La crescita organica è stata del 10,5% “grazie alla dinamica sostenuta dei brand, in particolare degli aperitivi, tequila e premium bourbon, nonché all’effetto prezzo molto positivo in tutto il portafoglio”. La performance organica nel terzo trimestre (+4,4%) “riflette l’attesa normalizzazione, nonché la base di confronto molto sfavorevole (terzo trimestre 2022: +18,6%, beneficiando del secondo round dell’aumento dei prezzi) e a condizioni meteorologiche avverse nei principali mercati europei, in particolare in Italia”.
L’EBIT rettificato è stato pari a 520,5 milioni, pari al 23,6% delle vendite nette, con una variazione totale del +5,7%.
L’utile del gruppo prima delle imposte rettificato, è stato pari a 473,8 milioni, in calo del 2%. L’utile del Gruppo prima delle imposte rettificato escludendo gli oneri non realizzati sui cambi, ha raggiunto 485,9 milioni, in aumento del 2,1%. L’utile del gruppo prima delle imposte è stato pari a 445,2 milioni, in calo dell’1,7%.
L’indebitamento finanziario netto è stato pari a 1.815,6 milioni al 30 settembre 2023, in aumento di 260,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2022, “dato che la generazione di cassa positiva è stata più che compensata principalmente dagli investimenti relativi ai progetti per rafforzare la capacità produttiva del Gruppo, e dal pagamento del dividendo”.
(segue approfondimento)