Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:
Continua l’incertezza sulle piazze azionarie con solo Milano che scambia sopra la parità: il FTSE Mib segna un +0,3%, il Dax 30 un -1,0%, il Cac 40 un -0,3% e il FTSE 100 un -0,6%. Oltreoceano l’S&P 500 registra un -0,4%, il Dow Jones un -0,1%, e il Nasdaq un -0,5%.
L’utile netto del terzo trimestre di Bnp Paribas è sceso del 4% a/a a 2,66 miliardi di euro, superiore al consensus degli analisti di 2,64 miliardi. Le vendite nel periodo luglio-settembre sono invece aumentate del 4% a 11,58 miliardi, leggermente al di sopra del consensus di 11,52 miliardi di euro, grazie alla crescita dei servizi di corporate financing che ha compensato il continuo calo dei ricavi da trading. Al 30 settembre 2023, il Common Equity Tier 1 ratio ammontava al 13,4% e il Liquidity Coverage Ratio (a fine periodo) si attestava al 138%
Il Cda di Intesa Sanpaolo (+0,1%) ha deliberato che proporrà all’Assemblea di destinare a riserva non distribuibile un importo pari a circa 1.991 milioni, corrispondente a 2,5 volte l’ammontare dell’imposta di circa 797 milioni, in luogo del versamento di tale imposta, avvalendosi dell’opzione prevista dal predetto provvedimento.
Nel terzo trimestre Lloyds Banking Group (flat) ha registrato un utile ante imposte di 1,9 miliardi di sterline, in crescita rispetto ai 1,5 miliardi dell’anno precedente e superando leggermente le aspettative degli analisti. Il balzo degli utili è avvenuto nonostante la contrazione dei margini di prestito e l’aumento dei costi influenzati dall’inflazione e dagli investimenti strategici.
L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha migliorato lo stand-alone credit profile di UniCredit (+1,2%) da ‘bbb’ a ‘bbb+’, un gradino sopra il rating sovrano dell’Italia.