Banche (+0,8%) – Unicredit festeggia con un +1,5% la conferma dei rating di S&P

 

Ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un +0,8% rispetto al +0,1% del corrispondente europeo e al +0,3% del Ftse Mib.

Seduta perlopiù negativa per le principali borse europee nel giorno della Bce, con Piazza Affari che tuttavia ha resistito alle vendite, mentre Wall Street viaggiava debole. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è risultato stabile a 202 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,91%.

Tra le Large Cap, Banca Monte dei Paschi di Siena ha terminato le contrattazioni a +2,6%, UniCredit a +1,5%, Intesa Sanpaolo a +0,6%, Banco Bpm a +0,1%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a -0,5% e Mediobanca a -1,0%.

Il Cda di Intesa Sanpaolo ha deliberato che proporrà all’Assemblea di destinare a riserva non distribuibile un importo pari a circa 1.991 milioni, corrispondente a 2,5 volte l’ammontare dell’imposta di circa 797 milioni, in luogo del versamento di tale imposta, avvalendosi dell’opzione prevista dal predetto provvedimento.

Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, ha annunciato oggi
a Brescia nel corso dell’incontro “Nessuno escluso. Crescere insieme in un Paese più equo. L’impegno di Intesa Sanpaolo” che la Banca destinerà 1,5 miliardi a iniziative e progetti finalizzati alla riduzione delle disuguaglianze entro il 2027 per contribuire al bene della collettività, considerando gli importi destinati alle iniziative e quelli relativi ai costi delle strutture a supporto delle iniziative stesse.

Il Gruppo Mediobanca ha chiuso il primo trimestre 2023-24 con risultati ai livelli massimi storici: ricavi a 863 milioni (+14% a/a), utile netto a 351 milioni (+34% a/a; +49% t/t), utili per azione a 0,41 euro (+34% a/a), ROTE 14% (+2pp a/a), RORWA 2,8% (+60bps a/a), pur in presenza di un contesto operativo condizionato da significativi eventi geo-politici, da politiche monetarie restrittive e dall’elevata volatilità dei mercati finanziari. Il Gruppo sta inoltre proseguendo sulla traiettoria evolutiva tracciata col Piano 2023-26 “One Brand – One Culture”.

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha migliorato lo stand-alone credit profile di UniCredit da ‘bbb’ a ‘bbb+’, un gradino sopra il rating sovrano dell’Italia.

Tra le Mid Cap, Credito Emiliano ha chiuso a -0,7% e Banca Popolare di Sondrio a -1,2%.

Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un -0,3% e Banca Profilo un -1,0%.