Il Cda di Eni ha approvato i risultati consolidati del terzo trimestre e dei nove mesi 2023, da cui emergono le seguenti evidenze:
- L’utile ante imposte adjusted del terzo trimestre 2023, pari a 3,3 mld (-47% rispetto al 3Q22), rappresenta un risultato molto robusto grazie al continuo miglioramento della performance industriale e nonostante la debolezza dello scenario (il prezzo del Brent e i prezzi del gas naturale in calo rispettivamente del 14% e di oltre l’80%).
- Nei nove mesi l’utile ante imposte adjusted è stato di 11,9 mld (-32% rispetto ai 9M22). In particolare, l’utile operativo proforma adjusted, che integra i margini operativi delle società all’equity, risulta pari a 4 mld nel terzo trimestre 2023 (14,1 mld nei nove mesi). Questa performance riflette la ripresa della E&P rispetto al trimestre precedente, grazie alla crescita produttiva e ai migliori prezzi di realizzo, nonché il solido contributo di Refining, Enilive (il business della mobilità sostenibile) e Plenitude.
- Nel terzo trimestre 2023, E&P ha conseguito l’utile operativo adjusted di 2,6 mld (-39% vs 3Q22) impattato dall’indebolimento dei prezzi di realizzo (+30% circa l’utile operativo adjusted su base sequenziale). Includendo il contributo delle società all’equity, l’utile operativo proforma adjusted del terzo trimestre 2023 ammonta a 3,4 mld. Il risultato operativo adjusted dei nove mesi 2023 è stato di 7,5 mld (rispetto ai 13,5 mld dei nove mesi 2022). La produzione del trimestre è aumentata del 4% rispetto al terzo trimestre 2022, a 1,64 mln boe/g.
- GGP ha registrato l’utile operativo adjusted di 0,11 mld nel terzo trimestre 2023 (-90%), scontando limitati benefici dalle attività di ottimizzazione degli asset, in un mercato caratterizzato da una volatilità relativamente più moderata e dal restringimento degli spread gas rispetto al terzo trimestre 2022.
- Enilive (Eni Sustainable Mobility) ha conseguito l’utile operativo adjusted di 0,27 mld, in leggera flessione rispetto al terzo trimestre 2022, mentre nei nove mesi è in crescita del +9%, a 0,61 mld.
- Il business Refining ha registrato l’utile operativo adjusted di 0,33 mld nel terzo trimestre 2023 rispetto all’utile di 0,4 mld nello stesso trimestre 2022, influenzato dall’andamento dei differenziali dei greggi non integralmente catturato dal SERM. Nonostante ciò, il terzo trimestre ha registrato un significativo miglioramento rispetto al precedente trimestre, grazie alla ripresa del margine dei prodotti. Nei nove mesi l’utile operativo adjusted è stato di 0,41 mld.
- Il settore Plenitude & Power ha conseguito solidi risultati con un utile operativo adjusted di 0,22 mld (+27% rispetto al terzo trimestre 2022; 0,57 mld nei nove mesi, +15% rispetto al periodo di confronto) sostenuto dal positivo andamento dell’attività retail, dalla rilevante crescita della capacità rinnovabile e dalle ottimizzazioni nel business della generazione termoelettrica, in parte compensati dai minori margini dell’energia generata dalle rinnovabili e dagli impianti termoelettrici. Plenitude ha conseguito l’EBITDA proforma adjusted di 0,75 mld nei nove mesi 2023, superiore alla previsione annuale originaria di 0,7 mld e pertanto incrementa la guidance EBITDA a circa 0,9 mld.
- Versalis ha risentito del marcato rallentamento della domanda in tutti i segmenti di mercato e dei costi di produzione relativamente più elevati in Europa, con ciò aggravando il quadro complessivo penalizzato dalla pressione competitiva dai flussi d’importazione e dall’eccesso di capacità produttiva. Nel terzo trimestre 2023 Versalis ha conseguito una perdita operativa adjusted di 0,2 mld (perdita di 0,38 mld nei nove mesi).
- L’utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni del terzo trimestre 2023 è stato di 1,82 mld (-51%), condizionato dall’indebolimento dei prezzi degli idrocarburi, ma attenuato in modo significativo dal miglioramento delle prestazioni industriali.
- Nei nove mesi 2023, l’utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni è stato di 6,66 mld (-38%).
- Nel terzo trimestre 2023, il flusso di cassa da attività operativa adjusted ante working capital al costo di rimpiazzo di 3,4 mld, ha generato un free cash flow organico di 1,5 mld dopo aver finanziato gli investimenti organici di 1,9 mld.
- Nei nove mesi 2023, il flusso di cassa adjusted è stato pari a 12,9 mld, ampiamente superiore ai fabbisogni per investimenti pari a 6,7 mld (+23% vs 5,5 mld nei 9M23), generando un free cash flow organico di 6,2 mld.
- Nei nove mesi le attività di portafoglio di 1,5 mld hanno riguardato l’acquisizione della bio-raffineria St. Bernard di Chalmette negli USA, asset a gas in Algeria e acquisizioni sinergiche agli asset esistenti nel business delle rinnovabili, mentre sul lato disinvestimenti i principali sono stati la cessione dei diritti di trasporto del gas naturale dall’Algeria e diversi asset non strategici.
- Nei nove mesi 2023, il pagamento dei dividendi è stato di 2,3 mld e l’acquisto di azioni proprie di 1 mld.
- L’indebitamento finanziario netto ex-IFRS 16 al 30 settembre 2023 è pari a 8,7 mld, in aumento di circa 1,7 mld rispetto al 31 dicembre 2022; il leverage è pari a 0,15 (0,13 al 31 dicembre 2022).
Il Gruppo ha definito le seguenti previsioni operative e finanziarie riviste per l’esercizio 2023:
- E&P: produzione di idrocarburi, ridotto l’intervallo di variabilità della previsione annuale a 1,64-1,66 mln di boe/g (in precedenza 1,63-1,67 mln boe/g).
- E&P: in virtù dei recenti successi esplorativi (Egitto e Indonesia), l’obiettivo esplorativo originario di 700 mln di boe di nuove risorse sarà superato.
- GGP: confermata previsione annua di EBIT adjusted, già precedentemente rivista al rialzo, nell’intervallo 2,7 mld – 3,0 mld.
- Plenitude: EBITDA proforma adjusted rivisto al rialzo a circa 0,9 mld rispetto alla previsione originaria di 0,7 mld.
- Enilive, Refining e Chimica: EBITDA proforma adjusted di Enilive a circa 1 mld, migliorando la precedente previsione di oltre 0,9 mld. EBIT proforma adjusted del downstream atteso a circa 1 mld, in aumento rispetto alla previsione di metà anno di 0,8 mld.
- Risultati consolidati: rivista al rialzo la previsione annua di EBIT adjusted a circa 14 mld rispetto alla precedente indicazione nella semestrale di 12 mld, riflettendo il miglioramento dello scenario, ma anche una stima migliorativa delle prestazioni industriali che aggiungono circa 2,6 mld di risultato, in aumento di 0,6 mld rispetto alla precedente previsione.
- Coerentemente con le assunzioni di EBIT, il flusso di cassa è atteso a circa 16,5 mld (rispetto al precedente obiettivo nell’intervallo 15,5 mld – 16 mld). Al 30 settembre 2023 conseguiti circa l’80% della previsione annua sia di EBIT adjusted sia di cash flow. Queste proiezioni sono esposte alla volatilità dei prezzi degli idrocarburi. Il management stima un impatto di circa 130 mln sul flusso di cassa per ogni variazione di 1 $ del prezzo del Brent (su base annua).
- Investimenti di Gruppo: attesi a circa 9 mld, in riduzione di circa il 6% rispetto alla previsione originaria, beneficiando di continue azioni di ottimizzazione e di efficienza.
- Leverage: previsto entro l’intervallo dichiarato di 0,1-0,2.
- Remunerazione degli azionisti: il dividendo 2023 di 0,94 euro per azione, pagato in quattro tranche, è stato approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2023. Il pagamento della prima tranche trimestrale è stato eseguito a settembre 2023. Le prossime tranche sono previste in pagamento a novembre 2023 (€0,23 per azione), marzo 2024 e maggio 2024.