Gli eurolistini chiudono in calo, mentre Wall Street procede mista, con l’attenzione rivolta in particolare all’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.287 punti (-0,8%), in ribasso come il CAC 40 di Parigi (-1,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) e il DAX di Francoforte (-0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,1%, lo S&P 500 lo 0,2%, mentre il Dow Jones cede lo 0,4%.
Ricca agenda macro anche oggi, a partire dal deflatore PCE Usa, una delle misure inflattive più monitorate dalla Fed. L’indice ha registrato a settembre un incremento del 3,4% su base annua, in linea con le attese e stabile rispetto al mese precedente. Su base mensile, l’indice è salito dello 0,4%, dato stabile rispetto ad agosto (vs +0,3% atteso).
L’indice PCE Core ha registrato su base annua un incremento del 3,7%, in linea con il consensus e in lieve rallentamento rispetto al mese precedente (+3,8%). Su base mensile, il deflatore è salito dello 0,3% come da attese, dopo il +0,1% di agosto.
Sempre a settembre il reddito personale negli Usa è salito dello 0,3%, sotto le attese che davano il dato stabile rispetto ad agosto al +0,4%. La spesa personale ha registrato un incremento dello 0,7%, oltre le attese (+0,5%) e il +0,4% di agosto.
Restando negli Stati Uniti, a ottobre l’indice dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori si è attestato a 63,8 punti, al di sopra della rilevazione preliminare e delle attese (entrambi 63 punti). Il dato finale di settembre indicava un valore pari a 68,1 punti.
Nel Vecchio Continente, a ottobre in Italia l’indice sulla fiducia dei consumatori è sceso a 101,6 punti dai 105,4 punti di settembre (consensus 105,2). Relativamente alle imprese, l’indice sulla fiducia del settore manifatturiero ha segnato un valore di 96,0 punti come da attese, in peggioramento rispetto al mese precedente (96,4 punti).
Sempre a ottobre, l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 84 punti, in miglioramento contro le attese (82 punti) rispetto al dato di settembre (83 punti).
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,0595, mentre il dollaro/yen scende 149,6. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,0%) a 88,8 dollari e il Wti (+1,0%) a 84,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 196 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,80%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Saipem (+3,9%), Finecobank (+1,5%), Unicredit (+1,1%), Monte Paschi (+1,0%), mentre chiudono in coda Moncler (-6,5%), Amplifon (-4,0%), Stmicroelectronics (-3,7%), Nexi (-2,5%).