Mercati – Vecchio Continente vira in positivo a metà seduta con Piazza Affari a +0,4%

Le borse europee invertono la rotta portandosi in territorio positivo a metà seduta, in linea con l’andamento dei futures di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 27.626 punti, bene come  il Ftse 100 di Londra (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,6%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,6%), mentre resta debole il Cac 40 di Parigi (-0,4%).

Ieri La Bce ha lasciato invariati i tassi al 4,50%, il primo stop dopo dieci aumenti consecutivi.

Nella conferenza stampa, la presidente dell’Eurotower Christine Lagarde ha affermato che “una discussione sui tagli al costo del denaro sarebbe totalmente prematura”, aggiungendo che “ci si attende tuttora che l’inflazione resti troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato; inoltre perdurano le forti pressioni interne sui prezzi. Al tempo stesso, l’inflazione ha registrato un netto calo a settembre, ascrivibile anche ai forti effetti base, e gran parte delle misure dell’inflazione di fondo ha continuato a diminuire”.

Inoltre Lagarde ha sottolineato che la crescita economica della zona euro resterà debole quest’anno e che le prossime mosse dell’istituto continueranno a essere orientate dai dati.

Sempre in tema banche centrali, gli ultimi dati macroeconomici hanno rafforzato l’aspettativa di una pausa nei rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve nella riunione della prossima settimana, con gli operatori pronti anche a scommettere che la banca centrale abbia terminato la politica di aumenti del costo del denaro.

Al riguardo, gli operatori attendono in giornata la diffusione del deflatore PCE che potrebbe fornire alcuni indizi sulle prossime mosse della Fed.

Intanto, occhi anche agli sviluppi geopolitici in Medio Oriente, con l’esercito israeliano che afferma di aver ucciso il vice capo dell’intelligence di Hamas, ritenuto responsabile di aver contribuito alla pianificazione degli attacchi del 7 ottobre. Nella notte l’esercito ha effettuato anche un limitato raid di terra nel nord di Gaza.

Al centro dell’attenzione c’è anche l’incontro tra il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e il segretario di Stato americano Antony Blinken a Washington. Nella sua visita negli Stati Uniti, Wang ha affermato che i due paesi dovrebbero avere un dialogo “approfondito” poiché devono affrontare interessi comuni e ridurre le incomprensioni.

Rimanendo oltreoceano, prosegue la stagione delle trimestrali, prevista per oggi l’uscita, tra gli altri, dei conti di Exxon Mobil.

Intanto, sul fronte macro, a ottobre, in Italia l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori è sceso a 101,6 punti dai 105,4 punti di settembre e inferiore al consensus (105,2 punti). Relativamente alle imprese, il clima di fiducia del settore manifatturiero ha segnato un valore di 96 punti, in linea al consensus e al di sotto del dato del mese precedente (96,4 punti). Infine, il “sentiment” economico delle imprese è diminuito a 103,9 punti dai 104,9 punti di settembre.

Nel pomeriggio attesi dagli Usa i dati su reddito e spesa personali di settembre e il sentiment dell’Università del Michigan di ottobre.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,056 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 150,0. Tra le materie prime, corre il petrolio con il Brent (+2,5%) a 90,2 dollari e il Wti (+2,5%) a 85,3 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende di circa tre punti base a 197 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,80%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue in evidenza Saipem (+4,9%), seguita da Fineco (+2,7%), Unicredit (+2%) e Italigas (+1,7%). Arretrano invece in particolare Moncler (-5,9%) all’indomani dei ricavi 9M23, Amplifon (-2.8%), STM (-2%) e Campari (-1,7%).