Banche (+2,4%) – Acquisti su Unicredit (+4,3%) nella settimana della trimestrale e dei rating S&P

 

La scorsa settimana il Ftse Italia Banche ha riportato un +2,4% rispetto alla parità del corrispondente europeo e al -0,3% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso in calo, mentre Wall Street procedeva mista, con l’attenzione rivolta in particolare all’agenda macroeconomica. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 196 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,80%.

Tra le Large Cap, UniCredit ha terminato le contrattazioni a +4,3%, Banca Monte dei Paschi di Siena a +2,4%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +2,3%, Intesa Sanpaolo a +1,4%, Banco Bpm a -0,2% e Mediobanca a -3,2%.

Il Cda di Intesa Sanpaolo ha deliberato che proporrà all’Assemblea di destinare a riserva non distribuibile un importo pari a circa 1.991 milioni, corrispondente a 2,5 volte l’ammontare dell’imposta di circa 797 milioni, in luogo del versamento di tale imposta, avvalendosi dell’opzione prevista dal predetto provvedimento.

Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, ha annunciato oggi
a Brescia nel corso dell’incontro “Nessuno escluso. Crescere insieme in un Paese più equo. L’impegno di Intesa Sanpaolo” che la Banca destinerà 1,5 miliardi a iniziative e progetti finalizzati alla riduzione delle disuguaglianze entro il 2027 per contribuire al bene della collettività, considerando gli importi destinati alle iniziative e quelli relativi ai costi delle strutture a supporto delle iniziative stesse.

Il Gruppo Mediobanca ha chiuso il primo trimestre 2023-24 con risultati ai livelli massimi storici: ricavi a 863 milioni (+14% a/a), utile netto a 351 milioni (+34% a/a; +49% t/t), utili per azione a 0,41 euro (+34% a/a), ROTE 14% (+2pp a/a), RORWA 2,8% (+60bps a/a), pur in presenza di un contesto operativo condizionato da significativi eventi geo-politici, da politiche monetarie restrittive e dall’elevata volatilità dei mercati finanziari. Il Gruppo sta inoltre proseguendo sulla traiettoria evolutiva tracciata col Piano 2023-26 “One Brand – One Culture”.

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha migliorato lo stand-alone credit profile di UniCredit da ‘bbb’ a ‘bbb+’, un gradino sopra il rating sovrano dell’Italia.

UniCredit e Alpha Services and Holdings S.A., controllante al 100% di Alpha Bank S.A., hanno firmato un term-sheet vincolante per la creazione di una partnership strategica in Romania e in Grecia.

Unicredit ha archiviato i 9 mesi 2023 con risultati record e 11° trimestre consecutivo di crescita di qualità, con un utile netto contabile pari a 6,7 miliardi e un RoTE1 del 21,7% nei 9 mesi 2023; l’utile netto contabile è superiore a 2,3 miliardi nel 3Q 2023. Nel solo terzo trimestre 2023 i ricavi totali del gruppo sono stati pari a 6,0 miliardi, invariati trim/trim e in rialzo del 23,7% a/a.

UniCredit ha ricevuto l’autorizzazione della BCE per l’esecuzione di una tranche del Programma di riacquisto di azioni proprie 2023 per un massimo di 2,5 miliardi.

Tra le Mid Cap, Credito Emiliano ha chiuso a -1,6% e Banca Popolare di Sondrio a -1,8%.

Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +1,2% e Banca Profilo un -2,0%.