Le borse europee proseguono positive a metà seduta in linea con l’andamento dei future di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib accelera a +0,9% a 27.523 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+1,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%) e il Dax di Francoforte (+0,7%).
In attesa degli importanti appuntamenti economici di questa settimana, il sentiment beneficia delle speranze che il conflitto in corso non si estenderà ad altre aree del Medio Oriente dopo che l’azione militare israeliana a Gaza è avanzata con maggior cautela rispetto a quanto temuto, inducendo gli investitori a riprendere gli acquisti dopo il forte sell-off della scorsa settimana.
Nei prossimi giorni l’attenzione si concentrerà sulla politica monetaria in vista delle indicazioni che emergeranno dalle riunioni di Bank of Japan, Federal Reserve e Bank of England.
Sguardo anche sugli Usa dove mercoledì il Dipartimento del Tesoro svelerà il suo piano trimestrale di vendita di obbligazioni, un annuncio che potrebbe determinare se i rendimenti dei titoli a 10 anni potranno continuare a salire dopo aver raggiunto il massimo degli ultimi 16 anni nei giorni scorsi.
Da monitorare anche la fitta agenda macroeconomica di questa settimana e che culminerà venerdì con il Job report statunitense.
Nel frattempo, nel 3Q 2023 il Pil tedesco destagionalizzato preliminare ha riportato un calo dello 0,1% su base trimestrale, rispetto al -0,2% atteso. La rilevazione finale del secondo trimestre 2023 evidenziava un aumento dello 0,1% (rivisto da 0,0%). Su base annua e non destagionalizzata, il Pil ha segnato un calo dello 0,8%, rispetto al -1,0% atteso e dopo il -0,4% del secondo trimestre (rivisto da -0,6%).
A ottobre, la fiducia dei consumatori finale nell’Eurozona si è attestata a -17,9 punti, confermando la rilevazione preliminare.
Nel pomeriggio, occhi sull’inflazione tedesca e sull’attività manifatturiera Fed di Dallas.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,057 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 149,7. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in calo con il Brent (-0,9%) a 88,4 dollari e il Wti (-1,1%) a 84,6 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Amplifon (+3,2%), seguita da Prysmian (+2,9%) e Mediobanca (+2,6%) mentre arretrano leggermente Finecobank (-0,4%) e CNH (-0,1%).