Mercati – Europa accelera a metà seduta, Piazza Affari +1,4% dopo inflazione in forte rallentamento

Le borse europee accelerano a metà seduta mentre i future di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,4% a 27.711 punti, seguito da Cac 40 di Parigi (+1%), Ibex35 di Madrid (+0,7%), Dax di Francoforte (+0,6%) e Ftse 100 di Londra (+0,6%).

L’attenzione è già concentrata su quanto emergerà domani sera al termine della riunione della Federal Reserve e della successiva conferenza stampa del presidente Powell con i mercati che prevedono che l’istituto lascerà ancora i tassi di interesse nella fascia tra il 5,25% e il 5,5%, dopo la pausa di settembre.

Nel frattempo, la Bank of Japan ha affermato che adotterà un approccio più flessibile per controllare i rendimenti sul debito pubblico a 10 anni, affermando che la soglia dell’1% è un punto di riferimento.

L’istituto ha alzato tutte le sue previsioni sull’inflazione ma lasciato i tassi di interesse negativi sottolineando la necessità di mantenere una politica accomodante in attesa di ulteriori segnali di crescita sostenibile dei salari e dei prezzi.

Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni in Medio Oriente dopo che nella notte Israele ha colpito più obiettivi in Libano e Siria mentre ha intensificato le sue operazioni di terra a Gaza.

Occhi sulla fitta agenda macroeconomica di questa settimana, che culminerà venerdì con il job report statunitense.

Intanto, a ottobre i prezzi al consumo nell’Eurozona hanno registrato una variazione del +0,1% su base mensile (dato preliminare), al di sotto delle attese e del dato di settembre (entrambi +0,3%). Su base annua i prezzi al consumo hanno riportato un +2,9%, in rallentamento oltre le attese (+3,1%) rispetto al +4,3% del mese precedente.

La prima stima per il Pil dell’Eurozona nel terzo trimestre 2023 indica un calo dello 0,1% su base trimestrale (consensus 0,0%) dopo la crescita dello 0,2 del secondo trimestre 2023 (rivisto da +0,1%). Su base annua, la prima stima vede un aumento del Pil dello 0,1% (+0,2% il consensus) dopo il +0,5% del precedente trimestre.

In Italia a ottobre l’indice armonizzato UE preliminare dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un progresso dell’1,9% su base annua, segnando un forte rallentamento rispetto a settembre (+5,6%), a fronte del +2,2% atteso. Su base mensile, il dato ha evidenziato un aumento dei prezzi dello 0,2%, rispetto al +0,5% del consensus e dopo il +1,7% del mese precedente.

Nel terzo trimestre 2023 il Pil preliminare, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, ha registrato una variazione nulla su base trimestrale, al di sotto del consensus (+0,1%), dopo il -0,4% del trimestre precedente. Anche il dato su base annua mostra una variazione nulla, e inferiore al +0,1% atteso, rispetto al +0,3% del secondo trimestre (rivisto da +0,4%).

In Francia, nel terzo trimestre 2023 il Pil preliminare ha rallentato, in linea alle attese, a +0,1% t/t dal precedente +0,6% (rivisto da +0,5%) e +0,7% a/a da +1,1% (rivisto da +1%).

A ottobre l’indice dei prezzi al consumo preliminare francese ha segnato +0,1% rispetto al +0,2% del consensus e -0,5% della lettura precedente. Anno su anno l’incremento è stato del 4%, in linea al consensus, a fronte del precedente +4,9%.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,066 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 150,7. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+0,9%) a 87,1 dollari e il Wti (+0,9%) a 83,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 190 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,69%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Bper (+3,9%), seguita da Amplifon (+3,6%) e Prysmian (+3,1%) dopo un accordo da 900 milioni per un progetto energetico negli Usa. Modesti cali invece per Leonardo (-0,5%), Tenaris (-0,2%) e Saipem (-0,1%).