Tech (-5,0%) – STM (-6,0%) trascina il comparto al ribasso

 

Ieri il Ftse Italia Tecnologia ha riportato un -5,0% rispetto al -1,0% del corrispondente europeo e al +0,2% del Ftse Mib.

Le borse europee hanno chiuso in rialzo, simili all’andamento di Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare alle banche centrali e all’agenda macro. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 190 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,74%.

Tra le Large Cap Telecom Italia ha terminato le contrattazioni a +0,2% e Stm a -6,0%.

TIM, su richiesta di Consob, ha confermato di aver ricevuto nella giornata di venerdì scorso una comunicazione da Merlyn Advisor LTD e RN Capital Partner, che delinea un’alternativa alla  proposta di KKR.

Tra le Mid Cap le migliori sono state Tinexta (+1,9%) e SECO (+1,8%) mentre Antares Vision (-0,2%) e Wiit (-0,3%) si sono posizionate in fondo al comparto.

Infine, tra le Small, Civitanavi Systems (+2,3%) e Digital Bros (+2,0%) hanno sovraperformato le altre mentre Cellularline (-3,6%) è risultata la peggiore.

In riferimento al comunicato stampa diffuso in data 23.10.2023 inerente alla gara in RTI di Poste Italiane, aggiudicata a Sferanet, società del Gruppo Olidata (-1,7%) e mandataria al 51% sui lotti 1 e 2 dal valore di 9 milioni, si rappresenta che la durata del contratto sarà di 4 anni.

Tra il 23 e il 27 ottobre, estremi inclusi, Unidata (-0,5%), nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 16 maggio, ha acquistato 869 azioni proprie (corrispondenti allo 0,028% circa del capitale sociale), ad un prezzo medio pari a circa 37,11 euro per un controvalore complessivo di 32.248,70 euro.