Innovatec – Lo stop all’Ecobonus 110% si abbatte su ricavi e margini e i conti chiudono in rosso

Nel primo semestre 2023 i ricavi crollano del 40,8% a 96,6 milioni a causa dello sfavorevole andamento del business Ecobonus 110%, delle incertezze sulla disponibilità di sgravi fiscali e del difficile andamento dei settori energivori in cui operano alcuni clienti. Perdono sia la divisione Efficienza Energetica e Rinnovabili, la più colpita con ricavi a 15 milioni verso 61 milioni del primo semestre 2022, sia il business Ambiente ed Economia circolare, che ha visto il proprio giro d’affari ridursi da 102 milioni del primo semestre 2022 a 81 milioni. L’Ebitda scende a 11,9 milioni (-46,8% a/a) e il risultato finale cambia di segno attestandosi a -2,7 milioni. A settembre, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Piano di Sviluppo 2024-2026 che riconferma l’impegno della società nello sviluppo di un modello di business basato su circolarità ed energie rinnovabili, con obiettivi di crescita in termini di ricavi e redditività e una prospettiva concreta di creazione di valore per gli azionisti.

Modello di Business

Innovatec è una holding di partecipazioni attiva nei settori dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale. Attraverso le sue consociate, il gruppo opera nelle seguenti aree di business:

Efficienza Energetica e Rinnovabili: fa capo a Innovatec Power, che sviluppa progetti e offre prodotti e servizi per l’ottimizzazione dei consumi energetici di clienti industriali e pubblica amministrazione (in logica B2B) nonché, grazie al recente Progetto HouseVerde, propone interventi di efficienza energetica anche a favore di famiglie e condomini (B2C). La controllata opera anche nel business delle Rinnovabili, attraverso la realizzazione e gestione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile e la realizzazione di impianti di smaltimento rifiuti.

Ambiente ed Economia Circolare: fa capo Haiki+, sub holding focalizzata sulle tematiche ambientali e di economia circolare. La società, attraverso le sue principali controllate, offre servizi di gestione integrata di raccolta, trasporto, trattamento, recupero, valorizzazione e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi.

Innovazione e Servizi di Consulenza: attraverso le partecipazioni detenute in Circularity, società benefit (partecipata al 20,16%) e in Rete Ambiente (partecipata al 50%), il gruppo opera rispettivamente nei settori della consulenza, della formazione e dei sevizi informatici rivolti ad aziende sui temi della sostenibilità e circolarità, nonché nel settore dell’editoria specialistica su tematiche tecnico-giuridiche di carattere ambientale. Infine, la neo costituita Innovatec Venture, veicolo di corporate venture capital del Gruppo (partecipata al 100%), ha l’obiettivo, attraverso una rete di partners, di selezionare le start up innovative più promettenti nel panorama Cleantech, fornendo non solo supporto finanziario, ma soprattutto una consolidata esperienza nel settore, un know-how tecnologico distintivo nel campo del recupero di materia e una robusta presenza sul territorio nazionale.

Ultimi avvenimenti

A ottobre Innovatec e Agri-Light Energy Systems Ltd, lead player internazionale proprietaria della innovativa tecnologia brevettata Smart Agri-PV (SAPV) per la produzione di energia elettrica in ambito agrivoltaico, hanno siglato un accordo per lo sviluppo e realizzazione di nuovi impianti agrovoltaici in Italia. Agri-Light, ha sviluppato un sistema innovativo di inseguimento solare unico basato su un algoritmo agrivoltaico proprietario che consente il doppio utilizzo del terreno, gestendo il livello di radiazione per ottimizzare la generazione di elettricità e allo stesso tempo ottimizzare la coltivazione delle colture. Obiettivo dell’Accordo è di consolidare un portafoglio su scala industriale di asset agri-FV realizzati dal Gruppo incorporando e implementando la tecnologia SAPV.

A settembre Eliospower, società del gruppo attiva nel business delle Rinnovabili e Senec Italia, parte del gruppo tedesco EnBW, leader nel fotovoltaico e nell’indipendenza energetica, hanno siglato un memorandum finalizzato alla definizione di una partnership con l’obiettivo di sviluppare e realizzare nuovi impianti fotovoltaici a terra partendo da una pipeline di 100MWp, con valorizzazione degli stessi tramite cessione a terzi. L’Accordo prevede, all’esito positivo della due diligence, una partecipazione di Senec sia nella SPV titolare della Pipeline (49%) sia agli investimenti da sostenere per lo sviluppo autorizzativo fino al raggiungimento della condizione di ready to build. Elios svolgerà ogni attività necessaria per ottenere l’autorizzazione alla costruzione degli impianti. L’Accordo prevede inoltre che Senec completi l’intero processo di costruzione dell’impianto su base EPC chiavi in mano (costruzione di appalti di ingegneria) fino alla connessione degli impianti alla rete nazionale. La costruzione e la cessione degli impianti è prevista nel corso 2024.

In agosto Modefinance, agenzia italiana di rating registrata presso l’ESMA, ha confermato il rating pubblico B1+ (Affirm) per il merito creditizio di Innovatec. La valutazione, equivalente, sulla base del mapping vigente, a quella BBB+ delle principali agenzie di rating internazionali, rappresenta un punteggio più elevato (“due notch”) rispetto a quello minimo necessario per considerare investment grade le emissioni della società.

A luglio Haiki+, società del gruppo attiva nel business della sostenibilità ambientale ed economia circolare, ha ricevuto da Ver Capital SGR, attraverso il Fondo Ver Capital Credit Partners SME VII, un finanziamento di 10 milioni finalizzato a sostenere progetti di sviluppo. Il finanziamento supportato da garanzia SACE, ha una struttura amortizing, scadenza fine 2028 e mira a sostenere gli investimenti nell’economia circolare e incentivare la transizione ecologica, obiettivi comuni di HAIKI+ e Ver Capital SGR.

Conto Economico

Il primo semestre 2023 chiude con ricavi in diminuzione del 40,8% a 96,6 milioni a causa dello sfavorevole andamento del business ecobonus 110% e delle incertezze sulla disponibilità degli sgravi fiscali.  La divisione Efficienza Energetica e Rinnovabili ha generato ricavi per 15 milioni verso 61 milioni realizzati nel primo semestre 2022 e anche il business Ambiente ed Economia circolare, ha visto il proprio giro d’affari ridursi da 102 milioni del primo semestre 2022 a 81 milioni. Il difficile contesto macroeconomico ha influito negativamente sui alcuni clienti, in particolar modo su quelli operanti in settori energivori, quali quello delle batterie e della carta.

L’Ebitda, pari a 12 milioni (22,4 milioni a fine giugno 2022) risente della diminuzione dei ricavi e l’Ebitda margin perde 1,4 punti percentuali attestandosi al 12,3%.  L’Ebitda del business Ambiente ed Economia circolare cifra 15,8 milioni (+17% rispetto al primo semestre 2022), mentre la divisione Efficienza Energetica segna una perdita operativa pari a 2,8 milioni (+10,1 milioni nel semestre a confronto), a causa della riduzione delle commesse ecobonus, di maggiori costi derivanti dall’allungamento dei cantieri in corso nonché dei costi di start up e di strutturazione manageriale e commerciale della divisione B2B e PA e della nuova business unit rinnovabili.

Dopo ammortamenti e accantonamenti in crescita da 8,3 milioni a 9,6 milioni, prevalentemente relativi alla business unit Ambiente ed Economia circolare (6,1 milioni verso 5,3 milioni a fine semestre 2022), l’Ebit si attesta a 2,2 milioni (-84% a/a).

La gestione finanziaria è negativa per 3,2 milioni (-322 mila euro nel semestre a confronto) per il maggiore indebitamento finanziario verificatosi nel periodo e per oneri di cessione a Istituti finanziari dei crediti fiscali Ecobonus 110%.  Il semestre chiude così con una perdita netta del gruppo pari a 2,7 milioni verso l’utile netto di 8,5 milioni del primo semestre 2022.

Stato Patrimoniale

Il Patrimonio Netto diminuisce da 46,5 milioni di fine dicembre 2022 a 43,5 milioni a causa della perdita del periodo.

L’indebitamento finanziario netto adjusted diminuisce a 39 milioni (al netto dei crediti fiscali ecobonus nel cassetto fiscale in pari data di 21,5 milioni) rispetto a 42 milioni a fine anno 2022 (al netto dei crediti fiscali ecobonus nel cassetto fiscale in pari data di 7,3 milioni).

La positiva generazione di cassa della redditività operativa è stata messa al servizio della realizzazione di investimenti produttivi netti e M&A per circa 15 milioni (11 milioni capex e 4 milioni M&A).  

Ratio

Gli indicatori di solvibilità del debito e grado di patrimonializzazione evidenziano la diminuzione della redditività con un rapporto PFN adj/Ebitda che sale da 1,29x a 1,64x, mentre il quoziente PFN adj/Patrimonio Netto si mantiene stabile a 0,90x

Il ritorno del capitale, data la perdita del periodo, è negativo.

Outlook

Il piano industriale della società, aggiornato di recente, prevede lo sviluppo dell’area dei Servizi Ambientali ed Economia Circolare tramite l’ampliamento del portafoglio di servizi, con l’integrazione dell’offerta esistente con una nuova piattaforma di soluzioni Clean Tech, supportata da investimenti in impianti di trattamento e di riciclo innovativi, nonché dall’implementazione della gestione consortile ad altre classi di rifiuti in un’ottica EPR.

Per quanto riguarda la divisione Efficienza Energetica, i principali cardini di crescita sono l’integrazione di interventi di produzione di energie rinnovabili e la riduzione dell’impatto ambientale all’interno di progetti strategici di decarbonizzazione, che possano accompagnare i clienti e valorizzare la pipeline di progetti fotovoltaici di grande taglia.

La società intende continuare ad investire nel rafforzamento delle tecnologie verticali, anche tramite acquisizioni, per favorire la crescita del fatturato e dell’Ebitda. Il piano industriale prevede infatti investimenti per complessivi 59 milioni per lo sviluppo impiantistico e di tecnologie innovative per la valorizzazione e il recupero della materia e operazioni di M&A per circa 19 milioni, per il consolidamento di società operanti nel trattamento e riciclo di rifiuti nell’ambito dell’economia circolare. Si investirà anche in risorse umane con l’assunzione di 137 nuovi addetti.

Il piano prevede così, a fine 2026, la realizzazione di ricavi pari 478 milioni (Cagr 23-26: 24%); di un Ebitda pari a 66 milioni, (Cagr 23-26: 33%) con il relativo margine al 14% e di un Ebit di 46 milioni (Cagr 23-26: 59%);

Si prevede inoltre il ripagamento di debiti finanziari per 25 milioni e un indebitamento finanziario netto a fine periodo pari a 4 milioni.

Intesa Sanpaolo, nello studio del 4 ottobre, non modifica le proprie stime per gli anni 2023-2025, nell’attesa verificare la capacità della società di sfruttare le nuove opportunità presenti nel mercato. Il piano industriale della società prevede infatti una diminuzione dell’attività legata all’Ecobonus 110%, ma anche nuove opportunità di business negli altri settori in cui opera quali l’energia rinnovabile, i servizi B2B per l’efficientamento energetico e il waste management.

Per l’anno 2023 gli analisti si aspettano ricavi per 252 milioni, in diminuzione rispetto ai 289 milioni a fine dicembre 2022. L’Ebitda dovrebbe ammontare a 28,4 milioni (32,5 milioni a fine dicembre 2022) e il relativo margine dovrebbe mantenersi nell’intorno dell’11%.  Ebit e utile netto risentiranno della contrazione dei volumi e ammonteranno rispettivamente a 10,6 milioni e 4,3 milioni (18,7 milioni e 10,7 milioni a fine 2022).

Negli anni a seguire, i ricavi torneranno a crescere per raggiungere 344 milioni a fine 2025. Anche la marginalità sarà in miglioramento con un Ebitda a 44 milioni (32,5 milioni nel 2022) e un Ebit stimato a 26 milioni verso 18,7 milioni dell’esercizio 2022.

L’indebitamento finanziario netto, in aumento a 72,5 milioni a fine 2023, andrà a ridursi a 41,6 milioni a fine 2025, dopo investimenti di complessivi 50,5 milioni spesati nell’arco del periodo.

 

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