Le borse europee chiudono in denaro, mentre Wall Street procede positiva, con l’attenzione rivolta in particolare alla Fed e all’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.985 punti (+0,9%), in guadagno come il DAX di Francoforte (+0,8%), il CAC 40 di Parigi (+0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,4%, il Dow Jones lo 0,2%.
Attesa questa sera la decisione di politica monetaria della Fed, che dovrebbe mantenere i tassi invariati ai massimi degli ultimi 22 anni, nell’intervallo 5,25-5,50%. Si tratterebbe del secondo meeting FOMC consecutivo in cui la Fed decide di non alzare i tassi, dopo la riunione di settembre.
Il Tesoro statunitense ha dichiarato che la prossima settimana collocherà 112 miliardi di dollari di titoli a lungo termine nelle cosiddette aste di rimborso trimestrali, che coprono titoli a 3, 10 e 30 anni. Il valore atteso era di 114 miliardi di dollari.
Sul fronte macro, intanto, in attesa del Job Report di venerdì, la stima ADP sull’occupazione Usa ha evidenziato a ottobre un valore di 113mila nuovi posti di lavoro, al di sotto dei 150mila delle attese ma superiore agli 89mila del mese precedente.
Inoltre, la Mortgage Bankers Association ha reso noto che nella settimana al 27 ottobre, le richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti sono scese del 2,1%, dopo il -1,0% della settimana precedente.
Sempre negli Stati Uniti, a ottobre l’indice dell’attività manifatturiera si è attestato a 46,7 punti, al di sotto dei 49 punti di settembre e del consensus.
Nel Regno Unito la lettura finale di ottobre dell’indice S&P Global/CIPS PMI manifatturiero si è fissata a 44,8 punti, al di sotto dei 45,2 punti del preliminare e delle attese. A settembre il dato aveva segnato un valore di 44,3 punti.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,054, il dollaro/yen a 151,1. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,4%) a 86,2 dollari e il Wti (+1,3%) a 82,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 189 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,71%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Nexi (+4,0%), TIM (+3,7%), Bper Banca (+2,3%), Stellantis (+1,9%), mentre chiudono in coda Iveco (-8,9%) dopo la diffusione dei dati trimestrali, CNH (-1,6%), Prysmian (-1,1%), Campari (-0,6%).