Mercati – Milano torna tonica (+1,1%) con gli altri eurolistini in scia a Wall Street

Le borse europee tornano toniche nel pomeriggio con l’andamento positivo di Wall Street dopo l’annuncio da parte del Tesoro americano e in attesa della Federal Reserve.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,1% a 28.045 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,9%), l’Ibex35 di Madrid (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,7%). Oltreoceano il Nasdaq è in rialzo dello 0,8%, lo S&P500 dello 0,7% e il Dow Jones dello 0,6%.

Il Tesoro statunitense ha dichiarato che la prossima settimana collocherà 112 miliardi di dollari di titoli a lungo termine nelle cosiddette aste di rimborso trimestrali, che coprono titoli a 3, 10 e 30 anni.

Molti dei principali analisti avevano previsto un ammontare di 114 miliardi di dollari. Il segretario Janet Yellen ha respinto l’idea che l’aumento dell’indebitamento pubblico abbia causato il recente rialzo dei rendimenti obbligazionari statunitensi sebbene diversi operatori abbiano espresso le proprie preoccupazioni al riguardo.

Sul fronte monetario, gli investitori si aspettano che la Fed manterrà i tassi di interesse stabili ai massimi da 22 anni al range tra il 5,25 e il 5,5% per il secondo meeting consecutivo, lasciando aperta la possibilità a un altro rialzo già a dicembre in considerazione della crescita economica statunitense che rimane solida.

Dal lato macroeconomico, in attesa del report sul lavoro Usa che verrà diffuso venerdì, a ottobre l’indice dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti si è attestato a 46,7 punti, al di sotto dei 49 punti di settembre e del consensus.

Nello stesso mese la lettura finale dell’indice S&P Global Manifatturiero Pmi si è attestata a 50 punti, in linea al consensus e al dato preliminare.

La stima ADP sul mondo del lavoro negli Usa ha evidenziato a ottobre un valore di 113mila nuovi posti di lavoro, al di sotto delle 150mila unità previste dagli analisti ma superiore alle 89mila unità del mese precedente.

Nella settimana al 27 ottobre, l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, ha registrato un -2,1% dopo il -1,0% della settimana precedente.

Stamane, la lettura finale di ottobre dell’indice S&P Global/CIPS PMI manifatturiero del Regno Unito si è fissata a 44,8 punti, al di sotto dei 45,2 punti del preliminare e delle attese. A settembre il dato aveva segnato un valore di 44,3 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro si attesta a 1,056 e il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 150,8. Tra le materie prime, accelera il petrolio con il Brent (+2,1%) a 86,8 dollari e il Wti (+2,2%) a 82,8 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 194 punti (-3bp), con il rendimento del decennale italiano al 4,69%.

Tornando a Piazza Affari, Nexi prosegue in testa (+5,3%) dopo rumour secondo cui Silver Lake potrebbe essere tra i fondi interessati alla società di pagamenti. Seguono Telecom Italia (+3,8%) e Bper (+2,5%). Ancora pesante Iveco (-7,8%) dopo la diffusione della trimestrale. Giù anche CNH (-1,6%) e Prysmian (-0,9%).