Ieri il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha riportato un -0,5% rispetto al +0,5% del corrispondente europeo e al +0,9% del Ftse Mib.
Le borse europee hanno chiuso in denaro, mentre Wall Street procedeva positiva, con l’attenzione rivolta in particolare alla Fed e all’agenda macroeconomica. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 189 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,71%.
Tra le Large Cap Interpump Group ha terminato le contrattazioni a -0,2% e Cnh Industrial a -1,6%.
Tra le Mid Cap le migliori sono state Buzzi (+3,5%) e Sanlorenzo (+3,3%).
Infine, tra le Small, Sit Group (+3,9%) e Saes Getters (+1,1%) hanno chiuso in cima al paniere mentre Gefran (-3,8%) si è posizionata in fondo al medesimo.
Il Cda di Fidia (-1,6%) ha esaminato e aggiornato il piano industriale approvato il data 17 marzo/12 maggio 2023 (Piano Industriale), limitatamente ai dati economici e patrimoniali attesi per l’esercizio 2023 e, limitatamente a quelli patrimoniali, anche per l’esercizio 2024.
Al 30 settembre 2023 l’indebitamento finanziario netto di Fidia è pari a 10,2 milioni, in calo rispetto a 10,7 milioni registrati a fine agosto.