Mercati – Chiusura tonica per le borse europee, Piazza Affari +1,8%

Gli eurolistini chiudono in forte rialzo, mentre Wall Street procede in denaro, con l’attenzione rivolta alle banche centrali e all’agenda macro.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.479 punti (+1,8%), in guadagno come l’Ibex 35 di Madrid (+2,0%), il CAC 40 di Parigi (+1,8%), il DAX di Francoforte (+1,5%) e il Ftse 100 di Londra (+1,4%).

Oltreoceano, lo S&P 500 guadagna l’1,5%, il Nasdaq l’1,3%, il Dow Jones l’1,1%.

La Bank of England ha lasciato invariati i tassi d’interesse al 5,25% per la seconda volta consecutiva, ribadendo la necessità di mantenere una politica monetaria restrittiva per un periodo di tempo prolungato.

La decisione della BoE fa eco a quella di ieri della Fed, che ha mantenuto i tassi nel range 5,25-5,50%, ovvero ai massimi degli ultimi 22 anni. Nella conferenza stampa a valle del meeting FOMC, Powell ha lasciata aperta la possibilità di un nuovo incremento dei tassi, segnalando al contempo che i rialzi recenti dei rendimenti sui Treasury a lunga scadenza hanno ridotto l’urgenza di nuove strette monetarie.

Sul fronte macro, in attesa del Job report americano di domani, le nuove richieste di disoccupazione Usa nella settimana al 28 ottobre sono risultate pari a 217mila, al di sopra delle attese (210mila) e del dato della settimana precedente (212mila, rivisto da 210mila).

Sempre negli Stati Uniti, a settembre gli ordinativi di fabbrica hanno riportato un incremento del 2,8%, superiore alle attese (+2,3%) e in accelerazione rispetto al +1% di agosto. Inoltre, la lettura finale di settembre per gli ordini di beni durevoli ha messo in evidenza un aumento dello 4,6%, lievemente al di sotto della lettura preliminare e del consensus, entrambi a +4,7%.

Nel Vecchio Continente, la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona ha evidenziato un valore di 43,1 punti, appena sopra il consensus e il dato preliminare (entrambi 43,0 punti). In Germania il dato si è attestato a 40,8 punti, lievemente al di sopra dei 40,7 punti del preliminare e delle attese. In Italia l’indicatore ha registrato un valore di 44,9 punti, in peggioramento oltre le attese (46,3) rispetto ai 46,8 di settembre.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,061, mentre il dollaro/yen scende a 150,5. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,1%) a 86,4 dollari e il Wti (+2,1%) a 82,2 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 184 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,56%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Tenaris (+8,3%) e Ferrari (+5,6%) in seguito alle pubblicazioni dei risultati trimestrali, Stmicroelectronics (+4,4%), Amplifon (+3,9%), mentre chiudono in coda Unicredit (-1,7%), Iveco (-1,3%), Banco Bpm (-0,4%), Leonardo (-0,3%).