Mercati – Eurolistini ampliano i guadagni a metà seduta con Milano a +1,8%

Le borse europee ampliano i guadagni a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano sopra la parità all’indomani delle dichiarazioni della Federal Reserve e del presidente Powell.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,8% a 28.488 punti, bene come Cac 40 di Parigi (+1,8%), Ibex35 di Madrid (+1,7%), Dax di Francoforte (+1,5%) e Ftse 100 di Londra (+1,3%).

I policy maker del FOMC, braccio operativo della banca centrale americana, hanno deliberato all’unanimità di lasciare invariato il costo del denaro per la seconda volta consecutiva al 5,25-5,5% ovvero ai massimi degli ultimi 22 anni.

Powell ha spiegato come i funzionari non siano sicuri che la loro politica sia sufficientemente restrittiva sottolineando che il FOMC non sta pensando in questo momento a un taglio dei tassi e che non sono state prese decisioni riguardo alle prossime riunioni.

Pertanto la Fed procederà “con cautela, riunione dopo riunione”, in considerazione dei “dati e outlook economico”, alla luce di una espansione dell’economia che è stata “superiore alle attese”. Powell ha ribadito che la strada verso il target d’inflazione al 2% è “ancora molto lunga”, sebbene gli ultimi dati degli Stati Uniti abbiano visto un tasso sceso dal 9,1% di giugno 2022 al 3,7% dell’ultimo dato disponibile di settembre.

Oggi l’attenzione si sposterà sulla Bank of England che, secondo le previsioni, lascerà i tassi invariati per la seconda riunione consecutiva in scia all’allentamento delle preoccupazioni sull’inflazione.

Sul fronte asiatico, il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha annunciato un pacchetto di stimoli economici più ampio del attese.

L’agenda macroeconomica odierna ha visto la pubblicazione dei PMI manifatturiero di ottobre dell’Eurozona, Italia, Germania e Francia.

In particolare, la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona ha evidenziato un valore di 43,1 punti, appena sopra il consensus e il dato preliminare (entrambi 43,0 punti). Il valore finale di settembre era di 43,4 punti. In Germania il dato si è attestato a 40,8 punti, lievemente al di sopra dei 40,7 punti della rilevazione preliminare e delle attese. Mentre in Italia l’indicatore ha registrato un valore di 44,9 punti, in peggioramento oltre le attese (46,3 punti) rispetto ai 46,8 punti di settembre.

Nel pomeriggio dagli Stati Uniti, in vista del job report di domani, verranno diffuse le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e gli ordini di fabbrica di settembre.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,064 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 150,4. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,4%) a 85,8 dollari e il Wti (+1,5%) a 81,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende di circa 10 punti base a 184 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,54%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue in testa Tenaris (+9,4%) che ha pubblicato la trimestrale, seguita da Stm (+5,1%), Interpump (+3,7%) e Diasorin (+3,4%). Arretra invece Unicredit (-0,9%).