MERCATI USA – La Federal Reserve alimenta il rimbalzo

Seduta in altalena, ma con impostazione subito positiva ed accelerazione nel finale, in scia alla decisione della Banca Centrale domestica di mantenere i tassi di interesse invariati.

Malgrado il risultato fosse piuttosto scontato, il mercato azionario riesce ad inanellare la terza seduta di rialzo consecutiva agevolato dal sensibile calo dei rendimenti obbligazionari.

A tirare la volata è il Nasdaq (+1,6%) il quale torna al di sopra dei 13.000 punti. Il listino tecnologico beneficia del rialzo di AMD (+9,7%) che pubblica una trimestrale superiore alle aspettative, oltre ai progressi di Meta (+3,5%) e Amazon (+2,9%).

Più modesti i guadagni sia dello S&P500 (+1,1%) che del Dow Jones (+0,7%) e del Russell 2000 (+0,4%).

VIX in ribasso del sette per cento, replicando la performance delle due sedute precedente, a quota a 16,9 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti invertono la rotta con decisione puntando al ribasso in scia alla decisione della Federal Reserve di interrompere l’ascesa dei tassi di interesse per la seconda seduta consecutiva. Di conseguenza il Tbond scivola di quattordici punti base al 4,79%.

Giornata ancora debole per le principali materie prime con una partenza lievemente positiva che viene annullata nel finale.

Il petrolio mette a segno la terza seduta consecutiva di calo, seppur limitato a meno di un punto percentuale con una chiusura al di sotto degli 81 dollari al barile.

Metalli preziosi poco tonici con oro ed argento che chiudono invariati stemperando una elevata volatilità intraday ed il platino che cede l’uno per cento.

Sul mercato valutario, il dollaro continua a rafforzarsi rispetto alla moneta unica risalendo fino a 1,054. Progressi del biglietto verde anche nei confronti dello yen giapponese che scivola di nuovo al di sotto di quota 151.