MERCATI USA – Si estende il rimbalzo

La convinzione o presunzione di Wall Street che la Federal Reserve abbia terminato la fase di rialzo dei tassi di interesse, dopo la riunione di ieri che li ha mantenuti invariati per la seconda volta consecutiva, consente agli indici di mettere a segno un corposo rialzo che mancava da diverse settimane.

I listini domestici realizzano inoltre la quarta seduta consecutiva positiva avviandosi a chiudere una delle migliori ottave negli ultimi tre mesi, ancora agevolati dal brusco calo dei rendimenti obbligazionari.

Dopo una partenza già brillante, Wall Street accelera nel finale con tutti e quattro gli indici principali che chiudono sui massimi intraday come da seguente dettaglio: Russell 2000 (+2,7%), S&P500 (+1,9%), Nasdaq (+1,8%) e Dow Jones (+1,7%).

VIX in netto ribasso del sette per cento, replicando la performance delle tre sedute precedenti, a quota a 15,65 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti proseguono il calo deciso dopo la riunione della Federal Reserve di mercoledì. Il Tbond scivola di dodici punti base al 4,67%.

Giornata di rimbalzo anche per alcune materie prime tra le quali il petrolio che risale di quasi due punti percentuali, invertendo una partenza negativa, fino a 82,5 dollari al barile.

Metalli preziosi invece ancora deludenti con oro ed argento che annullano i progressi iniziali e chiudono invariati, mentre alcuni titoli minerati toccano nuovo minimi assoluti in particolare tra le miniere di argento.

Sul mercato valutario, il dollaro si indebolisce di quasi un’intera figura scivolando fino a 1,062.