Mercati asiatici – Acquisti sostenuti

Seduta in forte denaro per i principali listini asiatici dopo la chiusura positiva di venerdì a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,9% e il 2,1%, bene anche Hong Kong che avanza dell’1,7%, così come il Giappone con Nikkei  a +2,4% e Topix a +1,6%.

Oltreoceano, venerdì scorso il Nasdaq ha chiuso a +1,4%, seguito da S&P500 (+0,9%) e Dow Jones (+0,6%).

Il sentiment ha beneficiato delle aspettative secondo cui i tassi di interesse sono vicini al loro picco, con gli investitori che prevedono tagli dei tassi d parte della Federal Reserve per il prossimo anno, e ora hanno pienamente scontato una riduzione entro giugno 2024.

L’aumento delle scommesse accomodanti è stato in parte guidato dal rapporto sui salari degli Stati Uniti di venerdì, più debole del previsto, e da un piccolo aumento della disoccupazione.

Sempre in tema di banche centrali, il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda ha dichiarato che la banca centrale sta facendo progressi graduali verso il suo obiettivo di inflazione, in un messaggio politico in gran parte accomodante.

Gli economisti prevedono che la Reserve Bank of Australia alzerà i tassi martedì, ponendo fine a una pausa di quattro riunioni.

Sul fronte macro, sempre domani la Cina rilascerà i dati sulla bilancia commerciale, in seguito ai commenti del premier Li Qiang, che si è impegnato ad espandere le importazioni nei commenti di domenica.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,074 e il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 149,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,9%) a 85,7 dollari e il Wti (+1,1%) a 81,4 dollari al barile, dopo che l’Arabia Saudita e la Russia hanno riaffermato che manterranno limiti alla fornitura di oltre 1 milione di barili al giorno fino alla fine dell’anno.