Avvio in cauto rialzo per le principali borse europee mentre prevale l’ottimismo che i tassi d’interesse siano vicino al loro picco.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 28.768 punti, sopra la parità come il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%) mentre l’Ibex35 di Madrid viaggia flat.
Gli investitori hanno anticipato le loro previsioni sui tagli al costo del denaro da parte della Fed per il prossimo anno e ora scontano pienamente una riduzione dei tassi entro giugno. Attese rafforzate dal job report Usa più debole del previsto diffuso venerdì scorso e da un leggero aumento della disoccupazione.
Sempre in tema di politica monetaria, il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda ha dichiarato che l’istituto sta facendo progressi graduali verso il suo obiettivo di inflazione.
Inoltre, gli economisti prevedono che domani la Reserve Bank australiana alzerà i tassi interrompendo la pausa delle ultime quattro riunioni.
Sullo sfondo restano le questioni geopolitiche con il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, che è arrivato in Turchia per discutere della guerra tra Israele e Hamas e un sommergibile classe Ohio è giunto nell’area di responsabilità del Comando Centrale degli Stati Uniti in Medio Oriente.
Sul fronte macro, da monitorare in mattinata i dati PMI di ottobre di Italia, Francia, Germania ed Eurozona.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,074 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 149,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,1%) a 85,8 dollari e il Wti (+1,2%) a 81,4 dollari al barile dopo che l’Arabia Saudita e la Russia hanno confermato che manterranno i limiti alla fornitura di oltre 1 milione di barili al giorno fino alla fine dell’anno.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Saipem (+1,8%), Ferrari (+1,6%), Iveco e Intesa Sanpaolo, entrambe a +1,3%, mentre arretrano Diasorin (-0,9%), Inwit (-0,7%) e Stellantis (-0,5%).