Le borse europee procedono incerte nel pomeriggio mentre Wall Street viaggia poco mossa.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 28.586 punti, sotto la parità come l’Ibex35 di Madrid (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,5%) mentre resiste il Ftse 100 di Londra (+0,1%). Oltreoceano il Nasdaq scambia a +0,1%, lo S&P500 e il Dow Jones flat.
Gli operatori restano fiduciosi sul fatto che la Fed e la Bce potrebbero iniziare a ridurre i tassi di interesse già dal prossimo anno.
I mercati si attendono ora che il primo taglio al costo del denaro da parte della banca centrale americana potrebbe avvenire già nel giugno 2024, invece che a luglio, a seguito delle decisioni della riunione della Fed di novembre e del job report di venerdì scorso.
Ulteriori segnali potrebbero arrivare nei prossimi giorni dai nuovi interventi di Jerome Powell, Christine Lagarde nonché da altri policy marker, oltre che dall’agenda macroeconomica.
A ottobre intanto la lettura finale dell’indice PMI servizi dell’Eurozona si è attestata a 47,8 punti, in linea con il consensus e la rilevazione preliminare. Il PMI composito si è fissato a 46,5 punti anche in questo caso confermando il dato preliminare e le attese.
In particolare, in Italia il PMI servizi è sceso a 47,7 punti dai 49,9 punti del mese precedente, risultando inoltre inferiore alla stima degli analisti (48,5 punti), mentre il PMI Composito si è attestato a 47 punti, al di sotto dei 49,2 punti di settembre e ai 47,7 punti del consensus.
In Germania, invece, la lettura finale del Pmi Servizi si è attestata a 48,2 punti, al di sopra della lettura preliminare e delle attese (48,0 punti), mentre l’indice composito ha riportato un valore finale di 45,9 punti, appena sopra i 45,8 punti del preliminare e del consensus.
Rimanendo in Germania, a settembre gli ordini di fabbrica hanno registrato un aumento su base mensile dello 0,2%, contro il -1,5% delle attese e dopo il +1,9% di settembre (rivisto da +3,9%).
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,074 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 149,7. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+1,6%) a 86,2 dollari e il Wti (+1,9%) a 82 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, si mantiene in vetta Tenaris (+2,2%), seguita da Bper (+1%) e Recordati (+0,8%) mentre arretrano in particolare Diasorin (-3,3%), Telecom Italia (-2,7%) dopo che il Cda ha approvato l’offerta vincolante di KKR per NetCo, Nexi (-2,5%).