Mercati – Mattinata cauta per il Vecchio Continente, Piazza Affari resiste a +0,2%

Le borse europee proseguono caute a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano sopra la parità.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 28.725 punti, sotto la parità, invece, il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,2%), l’Ibex35 di Madrid (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,4%).

Gli investitori hanno anticipato le loro previsioni sui tagli al costo del denaro da parte della Fed per il prossimo anno e ora scontano pienamente una riduzione dei tassi entro giugno. Attese rafforzate dal job report Usa più debole del previsto diffuso venerdì scorso e da un leggero aumento della disoccupazione.

Sempre in tema di politica monetaria, il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda ha dichiarato che l’istituto sta facendo progressi graduali verso il suo obiettivo di inflazione.

Inoltre, gli economisti prevedono che domani la Reserve Bank australiana alzerà i tassi interrompendo la pausa delle ultime quattro riunioni.

Sullo sfondo restano le questioni geopolitiche con il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, che è arrivato in Turchia per discutere della guerra tra Israele e Hamas e un sommergibile classe Ohio è giunto nell’area di responsabilità del Comando Centrale degli Stati Uniti in Medio Oriente.

Sul fronte macro, a ottobre la lettura finale dell’indice PMI servizi dell’Eurozona si è attestata a 47,8 punti, in linea con il consensus e la rilevazione preliminare. Il PMI composito si è fissato a 46,5 punti anche in questo caso confermando il dato preliminare e le attese.

In particolare, in Italia il PMI servizi è sceso a 47,7 punti dai 49,9 punti del mese precedente, risultando inoltre inferiore alla stima degli analisti (48,5 punti), mentre il PMI Composito si è attestato a 47 punti, al di sotto dei 49,2 punti di settembre e ai 47,7 punti del consensus.

In Germania, invece, la lettura finale del Pmi Servizi si è attestata a 48,2 punti, al di sopra della lettura preliminare e delle attese (48,0 punti), mentre l’indice composito ha riportato un valore finale di 45,9 punti, appena sopra i 45,8 punti del preliminare e del consensus.

Rimanendo in Germania, a settembre gli ordini di fabbrica hanno registrato un aumento su base mensile dello 0,2%, contro il -1,5% delle attese e dopo il +1,9% di settembre (rivisto da +3,9%).

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,075 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 149,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,6%) a 86,2 dollari e il Wti (+1,7%) a 81,9 dollari al barile dopo che l’Arabia Saudita e la Russia hanno confermato che manterranno i limiti alla fornitura di oltre 1 milione di barili al giorno fino alla fine dell’anno.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale di circa un punto base a 188 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,59%.

Tornando a Piazza Affari, bene Tenaris (+1,9%), Ferrari (+1,6%), Intesa Sanpaolo (+1,3%) e Bper (+1,1%), mentre arretrano Diasorin (-2,4%), Telecom Italia (-2,5%),  Inwit e Iveco (-1,3%).