Le previsioni di Fineco in ambito ricavi banking evidenziano per il margine finanziario atteso (Margine d’interesse e profitti dalla gestione della Tesoreria), assunzioni basate sulla curva forward al 2 novembre 2023, quanto segue:
• FY23: attesa crescita del Margine finanziario di almeno il 70% rispetto ai risultati del FY22
• FY24: Margine finanziario in potenziale lieve calo, con una progressiva stabilizzazione dei depositi
Le Commissioni Banking sono previste:
• FY23: in linea con il FY22
• FY24: in linea con il FY23
Per quanto riguarda le previsioni dei ricavi investing, la società segnala un’accelerazione per ricavi e margini:
• FY23: incremento dei ricavi high single digit, includendo l’effetto mercato fino a fine ottobre 2023, con margini sulle commissioni di gestione dopo le tasse più elevati a/a, con differenti assunzioni sui volumi e un mix migliore: raccolta gestita retail di FAM a circa 3 miliardi e raccolta gestita totale a circa 3 miliardi
• FY24: incremento dei ricavi high single digit (con effetto mercato neutro)
Per i ricavi brokerage, area di business anticiclica, sono attesi risultati solidi con un base di ricavi decisamente più elevata rispetto al periodo pre-Covid (a parità di volatilità e volumi di mercato).
Per i costi operativi:
• FY23: crescita di circa il 6% a/a, esclusi circa 2 milioni di costi addizionali legati a FAM e spese di marketing aggiuntive (circa 3 milioni almeno)
• FY24: crescita di circa il 6% a/a, esclusi i costi addizionali legati a FAM e le spese di marketing aggiuntive
Il rapporto cost/income nel 2024 è stimato inferiore al 30%, grazie alla scalabilità della nostra piattaforma e alla forte efficienza operativa.
I contributi sistemici sono attesi sono attesi a circa -50 milioni per il contributo annuo ai Sistemi di Garanzia dei Depositi (DGS) e al Single Resolution Fund.
I coefficienti patrimoniali, CET1, e il Leverage Ratio sono attesi in crescita nel 2023.
Per il FY24 il dividendo per azioni è previsto in aumento.
Il cost of risk è atteso tra 5/9 pb nel 2023 grazie alla qualità del portafoglio investimenti.
La Tassa una tantum sugli extraprofitti sarà destinata a riserva non distribuibile (30,5 milioni, pari a 2,5 volte l’ammontare della tassa, pari a 12,2 milioni).
Infine, per la raccolta netta nei prossimi anni è confermata l’attesa di una raccolta robusta, di alta qualità e con la priorità sul mantenimento del mix prevalentemente orientato verso il gestito.