Nei primi nove mesi del 2023 i ricavi ammontano a 916,7 milioni, in crescita del 34,0% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.
Il margine finanziario si attesta a 508,5 milioni, in rialzo del 95,1% rispetto al 30 settembre 2022. Si segnala che il margine d’interesse è aumentato del 140,6%.
Le commissioni nette al 30 settembre 2023 ammontano a 362,2 milioni, in aumento su base annua del 4,5%; nello specifico, l’incremento è riconducibile all’aumento delle commissioni nette relative all’area Investing (+5,7% a/a) grazie all’effetto volumi e al maggior contributo di Fineco Asset Management, a cui si è aggiunta la crescita delle
commissioni dell’area Banking a 42,1 milioni (+3,2% a/a), mentre le commissioni nette relative all’area Brokerage sono state pari a 79 milioni (77,8 milioni nei primi nove mesi del 2022).
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value diminuisce a 46,3 milioni da 76,5 milioni
dell’esercizio precedente.
I Costi operativi si confermano sotto controllo a 215,8 milioni, in aumento del
5,9% a/a principalmente per spese strettamente collegate alla crescita del business, al netto delle quali la crescita dei costi operativi è pari al 4,8% a/a.
Le spese per il personale ammontano a €salgono del 5,8% a 91,5 milioni, per effetto dell’aumento del numero dei dipendenti passato da 1.316 al 30 settembre 2022 a 1.361 al 30 settembre 2023, dovuto sia alla crescita del business in Italia sia alla controllata irlandese Fineco Asset Management, che sta migliorando ulteriormente l’efficienza della catena di valore nell’area Investing.
Il cost/income ratio, al netto delle poste non ricorrenti, è pari al 23,5%.
Il Risultato di gestione ammonta a 700,9 milioni (+45,9% a/a).
L’Utile lordo si attesta a 647,0 milioni, in crescita del 52,8% a/a, mentre l’Utile netto di periodo è pari a 454,2 milioni, segnando un progresso del 50,1% a/a.
Il patrimonio netto contabile consolidato ammonta a 2.056,0 milioni e aumenta di 145,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2022, grazie principalmente all’utile rilevato al 30 settembre 2023, che ha controbilanciato le principali riduzioni rilevate nel periodo, dovute al pagamento dei dividendi relativi all’esercizio 2022 (299,2 milioni) e al pagamento delle cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank (che hanno determinato una riduzione del patrimonio netto nei primi nove mesi del 2023 di 9,9 milioni).
Il Gruppo conferma la sua solidità patrimoniale con un CET1 ratio al 24,73% al 30 settembre 2023 rispetto al 23,20% al 30 giugno 2023 e al 20,82% al 31 dicembre 2022.
Il Tier 1 ratio e il Total capital ratio risultano pari a 35,90% al 30 settembre 2023 rispetto al 34,04% al 30 giugno 2023 e al 31,37% al 31 dicembre 2022.
L’indicatore di leva finanziaria è pari al 4,96 % al 30 settembre 2023 rispetto al 4,68% al 30 giugno 2023 e al 4,03% al 31 dicembre 2022.
Gli indicatori di liquidità del Gruppo sono molto solidi, posizionando Fineco ai massimi livelli fra le banche europee: LCR pari al 808% al 30 settembre 2023, significativamente al di sopra del limite regolamentare del 100%, ed NSFR pari al 389% al 30 settembre 2023, anche questo ben al di sopra del limite regolamentare del 100%.