Ieri il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha riportato un -0,8% rispetto al -0,5% del corrispondente europeo e al -0,3% del Ftse Mib.
Gli eurolistini hanno chiuso deboli, mentre Wall Street procedeva cauta, con l’attenzione rivolta in particolare alle banche centrali e all’agenda macroeconomica. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 183 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,57%.
Tra le Large Cap Interpump Group ha terminato le contrattazioni a -0,5% e Cnh Industrial a -1,4%.
Tra le Mid Cap le migliori sono state Cementir (+2,1%) e Eurogroup Laminations (+1,6%) mentre la peggiore si è rivelata Ariston Holding (-2,8%).
Infine, tra le Small, Piovan (+2,4%) e Tesmec (+2,1%) hanno chiuso in cima al paniere.
Tesmec (+2,1%) ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi a 193,5 milioni, in crescita dell’11,6% rispetto allo stesso periodo nel 2022, grazie alla performance positiva dei settori Trencher, Ferroviario ed Energy, cresciuti rispettivamente del 7,2% a 106 milioni, del 4,3% a 38 milioni e del 30,1% a 49,3 milioni.