Enel – Ebitda ord. +29,3% a 16,4 mld e utile netto ord. +65,2% a 5 mld nei 9M23, acconto DPS di € 0,215 e alza stime FY23

Il Gruppo Enel ha chiuso i primi nove 2023 con ricavi in calo su base annua del 34,1% a 69.534 milioni. La variazione è da ricondurre principalmente ai minori volumi di energia prodotti in un regime di prezzi medi di vendita decrescenti in un contesto caratterizzato da una maggiore stabilità dei prezzi rispetto ai 9M 2022, nonché al differente perimetro di consolidamento nei due periodi a confronto.

L’EBITDA ordinario è salito del 29,3% a 16.386 milioni, nonostante gli effetti negativi connessi alle variazioni di perimetro dovute alle operazioni di cessione di taluni asset nel corso del secondo semestre 2022 e nei nove mesi del 2023.

L’incremento è principalmente riconducibile alla performance del business integrato (come combinazione dei business di Generazione Termoelettrica e Trading, Enel Green Power, Mercati Finali, Enel X Way ed Enel X), che ha registrato un incremento complessivo di 3.301 milioni, essenzialmente riconducibile alla progressiva normalizzazione del mercato delle commodity.

Da segnalare anche il positivo andamento di Enel Grids. Tale incremento non include la rilevazione, nei nove mesi del 2023, dei proventi derivanti dalle cessioni parziali delle partecipazioni detenute in alcune società, essenzialmente in Australia, per 92
milioni e, nei nove mesi del 2022, dei proventi derivanti dalla cessione parziale delle partecipazioni detenute in Ufinet, dalla cessione di alcune partecipazioni di Enel X a Mooney Group e dalla cessione parziale delle partecipazioni detenute in alcune società in Sudafrica (per complessivi 281 milioni).

Nello specifico, la maggiore produzione di energia rinnovabile (+10,5 TWh), prevalentemente da fonte idroelettrica, nonché la performance positiva del mercato libero, a seguito del diverso andamento dei prezzi di vendita delle commodity, hanno più che compensato gli effetti delle minori quantità di energia prodotte da fonte termoelettrica e la rilevazione del clawback in Italia (357 milioni). Inoltre, l’incremento del Ebitda ordinario di Enel Grids è da ricondurre essenzialmente agli adeguamenti tariffari in Italia e in America Latina, ad un indennizzo di fine concessione ricevuto dalla società di trasmissione Enel CIEN SA in Brasile per 99 milioni, ad un conguaglio in Spagna, per gli anni 2017-2022, che
ha avuto un impatto negativo nel 2022 e al riconoscimento in Romania dei differenziali di prezzo sulle quantità connesse alle perdite di rete dell’esercizio precedente.

L’EBIT è migliorato del 62,1% a 9.835 milioni. L’incremento è da ricondurre all’andamento positivo della gestione operativa, ai minori adeguamenti di valore e alle minori svalutazioni dei crediti commerciali rispetto all’analogo periodo del 2022, che hanno più che compensato i maggiori ammortamenti dei 9M 2023.

Il periodo si è chiuso con un utile netto ordinario del Gruppo pari a 5.033 milioni, in crescita del 65,2%. L’aumento riflette l’andamento positivo della gestione operativa ordinaria e la minore incidenza delle interessenze dei terzi sul risultato netto ordinario, che hanno più che compensato l’incremento degli oneri finanziari netti dovuto all’evoluzione dei tassi di interesse e all’aumento del debito medio del periodo, nonché il maggior onere fiscale da ricondurre ai migliori risultati.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2023 si esprime in 63.312 milioni, in aumento rispetto a 60.068 milioni di fine 2022. I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, la variazione delle passività̀ finanziarie nette associate al perimetro degli asset disponibili per la vendita, gli effetti derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui, la cessione di alcune partecipazioni ritenute non più strategiche e la rilevazione dei contributi del PNRR in Italia a sostegno degli investimenti, hanno solo parzialmente compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo (8.759 mln), il pagamento dei dividendi (5.148 mln) e lo sfavorevole andamento dei tassi di cambio.

Gli investimenti si sono attestati a 8.759 milioni, in calo del 5,9% per effetto essenzialmente del differente perimetro delle attività classificate come “disponibili per la vendita” rispetto ai nove mesi del 2022. Al netto di tali effetti il valore degli investimenti risulta sostanzialmente invariato. Gli investimenti si sono concentrati in Enel Grids, prevalentemente in Italia, Spagna, Brasile e Colombia, e in Enel Green Power, principalmente nelle tecnologie dell’eolico e del solare in Italia, Spagna, Brasile, Cile, Colombia e Stati Uniti. In crescita anche gli investimenti in Enel X, principalmente in Italia e America Latina.

Il Cda ha deliberato un acconto sul dividendo 2023 pari a 0,215 euro per azione, in pagamento dal 24 gennaio 2024, in crescita del 7,5% rispetto all’acconto distribuito a gennaio 2023. Previsto un dividendo complessivo per l’esercizio 2023 pari a 0,43 euro per azione. Il Consiglio conferma la politica di acconto sui dividendi per l’esercizio 2023, prevista dal Piano Strategico 2023-2025.

Alla luce della solida performance operativa registrata nei 9M23, la guidance relativa all’esercizio 2023, fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano Strategico 2023- 2025, è stata rivista al rialzo. In particolare, il management ora prevede un EBITDA ordinario compreso tra 21,5 e 22,5 miliardi (precedente target compreso tra 20,4 e 21,0 miliardi) e un Utile netto ordinario di Gruppo compreso tra 6,4 e 6,7 miliardi (precedente target compreso tra 6,1 e 6,3 miliardi).

Si conferma il raggiungimento del target di Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA pari a
2,4x-2,5x considerando un indebitamento finanziario netto pro-formato per tenere conto anche degli impatti finanziari delle operazioni di cessione di asset programmate e non finalizzate, i cui effetti finanziari si produrranno solo a valle del completamento dei consueti processi autorizzativi da parte delle Autorità competenti.

Da segnalare infine che  il 22 novembre 2023 sarà presentato ai mercati finanziari il nuovo Piano Strategico per il periodo 2024-2026.