Le borse europee chiudono perlopiù in rialzo, mentre Wall Street procede cauta, con l’attenzione rivolta in particolare alla Fed e all’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.433 punti (+0,1%), poco mosso come il Ftse 100 di Londra (-0,1%), mentre chiudono in rialzo il CAC 40 di Parigi (+0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%) e il DAX di Francoforte (+0,5%).
Oltreoceano, lo S&P scambia appena sotto la parità, il Nasdaq e il Dow Jones cedono lo 0,1%.
Gli investitori restano intenti a monitorare le prossime mosse della Fed: nelle dichiarazioni di oggi il presidente Powell non ha commentato la traiettoria futura dei tassi d’interesse, ma maggiori indicazioni potrebbero arrivare dal presidente della Fed di New York John Williams e dallo stesso Powell domani.
Restano intanto monitorati i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica: nella settimana al 3 novembre, l’indice MBA, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, ha registrato un +2,5% dopo il -2,1% della settimana precedente.
Nel Vecchio Continente, a settembre le vendite al dettaglio nell’Eurozona hanno evidenziato una flessione dello 0,3% su base mensile, a fronte del -0,2% previsto dagli analisti ma in rallentamento rispetto al -0,7% di agosto. Su base annua, hanno segnato un calo del 2,9%, rispetto al -3,1% del consensus e al -1,8% di agosto.
Nello stesso mese, in Italia le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,3% su base mensile, a fronte del -0,4% di agosto e del +0,1% delle attese. Su base annua, il dato ha segnato una crescita dell’1,3%, in rallentamento rispetto al +2,4% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,071, il dollaro/yen a 150,8. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,5%) a 80,4 dollari e il Wti (-1,6%) a 76,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 180 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,48%.
Tornando a Piazza Affari, guida Monte Paschi (+3,3%) in scia ai conti trimestrali, seguita da Iveco (+2,6%), Poste Italiane (+2,1%), Pirelli (+2,0%), mentre chiudono in coda Tenaris (-3,1%), Recordati (-2,7%), Saipem (-2,4%), Cnh Industrial (-1,7%).