Le borse europee proseguono incerte a metà seduta, così come i futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib viaggia poco sopra la parità (+0,04%) a 28.406 punti, poco distante da Cac 40 di Parigi (+0,07%) e Ibex35 di Madrid (+0,08%). Flat il Ftse 100 di Londra mentre il Dax di Francoforte cede lo 0,1%.
L’attenzione resta concentrata sui discorsi dei policy maker della banca centrale americana tra cui quelli del numero uno della Fed di New York John Williams e del presidente Jerome Powell.
Gli investitori stanno intanto ancora metabolizzando le parole del governatore della Fed di Minneapolis Neel Kashkari, secondo cui è troppo presto per dichiarare vittoria sull’inflazione e che un’eccessiva stretta monetaria è preferibile rispetto a fare troppo poco.
Il numero uno della Fed di Chicago Austan Goolsbee ha affermato che è ancora possibile “il golden path” per ridurre l’inflazione senza che ci sia una recessione mentre il funzionario Christopher Waller ha definito l’impennata dei rendimenti un “terremoto” per il mercato obbligazionario.
Da monitorare anche i segnali che stanno emergendo dall’agenda macroeconomica.
In Germania l’indice dei prezzi al consumo finale di ottobre si è attestato a 0,0% m/m e +3,8% a/a, in entrambi i casi in linea al consensus e ai dati preliminari.
A settembre le vendite al dettaglio in Eurozona hanno evidenziato una flessione dello 0,3% su base mensile, a fronte del -0,2% previsto dagli analisti ma in rallentamento rispetto al -0,7% di agosto (rivisto da -1,2%). Su base annua, le vendite al dettaglio hanno segnato un calo del 2,9%, meglio del consensus (-3,1%), dopo il -1,8% del mese precedente (rivisto da -2,1%).
Più in dettaglio, in Italia le vendite al dettaglio a settembre sono diminuite dello 0,3% su base mensile, a fronte del -0,4% di agosto. Gli analisti si attendevano un +0,1%. Su base annua, il dato ha segnato una crescita dell’1,3%, in rallentamento rispetto al +2,4% del mese precedente.
Attesi nel pomeriggio dagli Stati Uniti le richieste mutui MBA e le scorte all’ingrosso.
Intanto Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,067 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 150,8. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,7%) a 81 dollari e il Wti (-0,8%) a 76,7 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, bene Fineco (+2%), Diasorin (+1,4%), Ferrari (+1,3%) e Stellantis (+1,2%). Arretrano invece in particolare Hera (-2,6%) dopo i risultati, Bper (-2,4%) nel giorno della trimestrale, Tenaris (-2,4%) e Saipem (-2,3%).