Wall Street mantiene il passo sostenuto di questo rally autunnale o pre natalizio grazie al quale dimezza le perdite subite da fine luglio fino alla fine di ottobre, in una giornata che ha realizzato un forte calo per quasi tutte le principali materie prime.
Gli indici migliorano nel finale, terminando non lontano dai massimi intraday, con il seguente bilancio: Nasdaq +0,9%, S&P500 +0,3%, Dow Jones +0,2% e Russell 2000 -0,3%, quest’ultimo in calo invece per la seconda seduta consecutiva.
In difficoltà i titoli petroliferi ed estrattivi con Schlumberger che cede il 5,6%, Marathon Oil il 4,1% e Halliburton il quattro per cento.
VIX ancora in calo, ma solo di mezzo punto percentuale a quota 14,8 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti tornano a scendere cancellando il progresso della seduta precedente con Il Tbond che cede nove punti base fino al 4,58%.
Giornata molto pesante invece per quasi tutte le materie prime ad eccezione di quelle agricole che riescono a chiudere invariate.
Il petrolio affonda di quasi il cinque per cento bucando al ribasso la soglia degli 80 dollari al barile terminando a $77,5.
Metalli preziosi anch’essi molto deboli con l’oro che cede l’uno per cento e l’argento il due e mezzo, platino e palladio oltre il tre.
Sul mercato valutario, il dollaro torna a rafforzarsi risalendo fino a 1,068 nei confronti dell’euro.