I ricavi totali del gruppo Azimut nei 9M 2023 sono stati 965,0 milioni rispetto a 914,4 milioni al netto di Sanctuary (o € 966,6 milioni nei 9M 2022).
Le commissioni di gestione ricorrenti si attestano a 856,4 milioni (rispetto a 782,4 milioni al netto di Sanctuary o 826,0 milioni nei 9M 2022), in aumento dell’9% rispetto all’anno precedente grazie alla crescita delle masse totali e all’introduzione del nuovo pricing a partire da aprile 2022, che si sono aggiunti all’espansione della piattaforma dei mercati privati in Italia e alla crescita e l’allargamento del perimetro in Australia.
I ricavi assicurativi ammontano a 83,6 milioni rispetto a 68,4 milioni nei 9M 2022, con l’incremento guidato dalla crescita del business ricorrente e dalle maggiori commissioni di performance (14,0 milioni vs 3,2 milioni nei 9M 2022). Ciò nonostante, i ricavi totali scontano un minore contributo delle commissioni di performance dei fondi comuni di investimento che si attestano a -4,3 milioni nei 9M 2023. Queste si confrontano con 34,4 milioni nei 9M 2022, favoriti dalla cristallizzazione delle commissioni di performance secondo il vecchio metodo di calcolo, prima dell’introduzione del già citato nuovo pricing.
I costi operativi totali sono diminuiti dell’3% a 534,2 milioni (rispetto a 552,7 milioni nei 9M 2022 o 494,3 al netto di Sanctuary). Il miglioramento è spiegato dal deconsolidamento di Sanctuary, parzialmente assorbito dal cambio di perimetro di consolidamento in Australia e Irlanda e dalla crescita organica dei costi generali e delle spese amministrative. I costi generali e le spese amministrative aumentano a 227,2 milioni (vs 199,1 milioni nei 9M 2022 o 185,6 al netto di Sanctuary), con l’aumento quasi equamente guidato dalla crescita organica e dal cambio di perimetro in Australia e Irlanda.
Gli ammortamenti e gli accantonamenti sono diminuiti a 19,9 milioni da 26,0 milioni nei 9M 2022, grazie al rilascio di un accantonamento per cause legali che si sono concluse favorevolmente e di un accantonamento relativo ad un fondo pensione garantito che non si è concretizzato nel primo semestre dell’anno.
L’utile operativo è cresciuto del 4% a 430,8 milioni (rispetto a 413,9 milioni nei 9M 2022 o € 419,9 milioni al netto di Sanctuary) e il margine operativo si è attestato al 45% grazie allo sviluppo dei ricavi totali superiore ai costi.
A seguito dell’implementazione del principio contabile IFRS 17 (contratti assicurativi), Azimut ha registrato nella voce proventi finanziari sotto l’utile operativo un impatto positivo di 11,1 milioni nei 9M 2023. Inoltre, i prospetti contabili dei 9M 2022 sono stati riesposti per tenere conto dell’impatto positivo netto dell’IFRS 17 di 18,7 milioni.
Le imposte sul reddito ammontano a 119,1 milioni nei 9M 2023 rispetto a 106,5 milioni nei 9M 2022, incluso il già annunciato onere fiscale una tantum di 19,4 milioni relativo alla transazione con l’Agenzia delle Entrate nell’aprile 2023.
L’utile netto adjusted ammonta a 348,9 milioni nei 9M 2023 (rispetto a 302,3 milioni nei 9M 2022), in aumento del 15%.
La Posizione Finanziaria Netta consolidata a fine settembre 2023 è positiva per circa 358,9 milioni, in crescita di 104,3 milioni rispetto a giugno 2023. Questo dato si confronta con 293,1 milioni di fine dicembre 2022, tenuto conto del pagamento del dividendo per cassa di 1,30 per azione e del dividendo relativo agli strumenti finanziari partecipativi per un importo totale di 234 milioni. Inoltre, nei 9M 2023 sono state fatte acquisizioni e investimenti per 141 milioni e versamenti per 64 milioni per acconti d’imposta, contenzioso fiscale, bollo virtuale e riserve matematiche.
Il patrimonio totale medio nei 9M 2023 è cresciuto del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a 84,0 miliardi (76,5 miliardi nei 9M 2022, al netto dei € 6,8 miliardi relativi al deconsolidamento di Sanctuary).
Il totale delle masse gestite a fine ottobre 2023 raggiunge 57,8 miliardi; il dato comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato si attesta a 85,7 miliardi (+9% da inizio anno), con un’incidenza del business internazionale del 47%.
Nel segmento Private Markets, Azimut ha continuato il suo percorso di forte crescita con gli AuM cresciuti a 7,8 miliardi.
Il management ha riconfermato gli obiettivi per il 2023, in particolare 450 milioni di utile netto.