Nei primi nove mesi del 2023 il Gruppo Cellularline ha realizzato ricavi pari a 112,1 milioni, in aumento del 17,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente grazie all’aumento delle vendite sia nel mercato domestico sia in quello internazionale.
Quest’ultimo sta beneficiando dell’impulso dei recenti accordi distributivi siglati con riferimento alle aree DACH, Spagna e Portogallo, dell’incremento delle vendite da parte di Worldconnect e, da ultimo, del consolidamento delle società neoacquisite.
Peter Jäckel GmbH (acquisita a gennaio 2023) e Subliros SL (controllata a partire dall’ultimo trimestre 2022) hanno contribuito complessivamente per 4,1 milioni nel periodo in esame; a parità di perimetro di consolidamento l’incremento delle vendite è pari al 13,3%.
Il Costo del venduto, pari a 68,8 milioni (60,2 milioni al 30 settembre 2022), corrisponde
al 61,4% dei ricavi, in diminuzione rispetto dello stesso periodo dell’anno precedente (63,2%).
L’EBITDA Adjusted è pari a 12,9 milioni, in crescita di 2,0 milioni rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente. Le rettifiche apportate all’EBITDA sono pari a 0,9 milioni nel corso dei primi nove mesi del 2023 (3,1 milioni al 30 settembre 2022, di cui 1,7 milioni per costi non ricorrenti e 1,4 milioni di utili su cambi operativi) e sono prevalentemente costituite da: Costi/(ricavi) non ricorrenti per 1,0 milioni e risultato su cambi operativi per –0,09 milioni. I miglioramenti conseguiti a livello operativo compensano
l’assenza di alcuni fattori positivi legati alla specificità del periodo (utili su cambi) che avevano caratterizzato i primi nove mesi 2022.
L’incidenza sulle vendite (EBITDA Adjusted margin) risulta in linea con lo
stesso periodo dell’esercizio precedente.
Il Risultato operativo è pari a 2,1 milioni (41,5 milioni al 30 settembre 2022, o –1,5 milioni al netto della svalutazione dell’avviamento per 39,9 milioni).
I Proventi e Oneri finanziari netti nei primi presentano un saldo negativo per 2,5 milioni, mentre nello stesso periodo del 2022 erano negativi per 0,3 milioni. I maggiori oneri finanziari netti (2,2 milioni) sono attribuibili principalmente all’aumento dei tassi di interesse sui finanziamenti, nonché all’assenza dell’effetto positivo della variazione del fair value dei warrant in circolazione nel precedente periodo (1,2 milioni al 30 settembre 2022).
L’utile netto Adjusted è pari a 4,0 milioni (vs 3,7 milioni al 30 settembre 2022).