Il gruppo De’Longhi chiude i primi nove mesi del 2023 con ricavi in flessione del 6,1% a 1.997,8 milioni, mentre nel terzo trimestre il dato ha segnato una crescita del 3,3% a 706,6 milioni. La componente valutaria ha avuto un sensibile impatto negativo sui ricavi pari a 2 punti percentuali di crescita nei 9 mesi e di 4,8 punti percentuali nel terzo trimestre.
Si segnala il dato positivo di una crescita organica generalizzata di tutte le macro–regioni nel terzo trimestre (con la sola eccezione della MEIA). In particolare, l’area europea ha evidenziato un ritmo di crescita ad un tasso mid single–digit (high–single–digit a cambi costati), dopo che nel 2022 aveva risentito pesantemente sia degli effetti della crisi geopolitica che dell’indebolimento del potere d’acquisto dei consumatori.
Riguardo all’evoluzione dei segmenti di prodotto, l’andamento delle macchine da caffè ad uso domestico ha segnato un’espansione, a parità di cambio, trainato dalle macchine superautomatiche e dai sistemi a capsula.
Il segmento food preparation ha ottenuto nel trimestre una crescita ad un tasso mid–teens, grazie alla forte espansione del comparto della nutrizione, legato al marchio Nutribullet, oltre al recupero di molte delle famiglie di prodotto, come food processors, spin juicers
e friggitrici (ma con le kitchen machine di Kenwood ancora in moderata flessione).
In territorio negativo nel trimestre il segmento comfort (riscaldamento e condizionamento portatili) a causa del posticipo della stagione fredda in alcuni mercati rilevanti.
L’home care (pulizia della casa e stiro) ha conseguito una crescita a doppia cifra,
grazie ad una significativa accelerazione della categoria dello stiro a marchio Braun.
Infine, si segnala la straordinaria crescita del comparto delle macchine per il caffè professionale di Eversys, con una performance superiore al 30% nel trimestre, portando così al 5% il peso di questo business sul totale dei ricavi di Gruppo nei nove mesi.
Nei primi nove mesi del 2023, il Gruppo è stato in grado di aumentare sensibilmente il livello di profittabilità, grazie alla strategia di aumento dei prezzi implementata lo scorso anno, assieme ad un’attenta gestione dei costi, che ha consentito di compensare la flessione del fatturato.
Nel 3Q 2023 l’Ebitda adjusted è stato pari a 105 milioni, con il relativo margine al 14,9% (13,3% nei 9 mesi), in marcato miglioramento rispetto al 9,2% del 3Q 2022 e in continuità con il marcato miglioramento realizzato nel primo semestre. Il miglioramento della profittabilità è stato anche supportato dalla minore esposizione sul fronte degli investimenti in media comunicazione (“A&P”), scesi di circa 9 milioni nel trimestre e di circa
33 milioni nei 9 mesi, in linea con i piani del management.
Nei 9 mesi l’Ebitda adjusted aumenta su base annua del 25,1% a 265,1 milioni.
L’Ebitda è stato pari a 101,9 milioni, con il relativo margine al 14,4% (9,8% nel 2022), dopo 3,1 milioni di oneri non ricorrenti (vs 4,4 milioni di proventi non ricorrenti del terzo trimestre 2022).
Nei 9 mesi l’Ebitda aumenta del 19,8% a 260,9 milioni.
L’Ebit si è attestato a 74,7 milioni, pari al 10,6% dei ricavi (6% nel 2022), dopo ammortamenti sostanzialmente stabili e pari a 27,2 milioni.
L’utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a 59,5 milioni, in progresso del 114,4% rispetto al pari periodo del 2022 (142,2 milioni nei 9 mesi +43% a/a), ovvero l’8,4% dei ricavi (4,1% nel 2022).
Al 30 settembre 2023 la Posizione Finanziaria Netta è attiva per 326 milioni, in aumento di 27,2 milioni rispetto a fine anno 2022. Analogamente, anche la Posizione Netta nei confronti di banche e altri finanziatori ha segnato un miglioramento nei 9 mesi di + 21,9 milioni attestandosi a 411,3 milioni.
La spesa per investimenti ha assorbito nei nove mesi 88 milioni di cassa.
“Gli ottimi risultati del trimestre ci consentono di guardare con estrema fiducia a questa fase di graduale normalizzazione dei trend di crescita e di profittabilità del periodo post-pandemico. In particolare, il nostro gruppo ha conseguito negli ultimi mesi una forte crescita organica ed un ebitda a livelli record, compensando progressivamente gli effetti negativi delle pressioni inflazionistiche su costi di produzione e consumi”, commenta l’Amministratore Delegato Fabio de’ Longhi.
E aggiunge: “….guardiamo con ottimismo agli obiettivi dell’anno. Pur confermando la stima dei ricavi in leggera flessione, alziamo la guidance sull’Ebitda adjusted, che stimiamo in un intervallo di 420-440 milioni di Euro.”