Nei primi nove mesi del 2023 Fiera Milano ha riportato ricavi consolidati a 177,8 milioni, in crescita del 10% su base annua. Nel periodo si sono svolte 47 manifestazioni fieristiche (32 in Italia e 15 all’estero, 22 direttamente organizzate e 25 ospitate), 75 eventi congressuali (di cui 33 con annessa area espositiva) per un totale di 1.243.474 metri quadrati totali occupati.
La variazione positiva in termini di ricavi, spiega la società, “è principalmente collegata alla buona performance generale delle manifestazioni annuali, delle manifestazioni pluriennali per la presenza di ITMA, la più grande fiera mondiale delle tecnologie tessili e dell’abbigliamento, e di Plast, la mostra internazionale dedicata all’industria delle materie plastiche e della gomma. In crescita anche l’attività congressuale, principalmente per i congressi medico-scientifici EULAR (Annual European Congress of Rheumatology) ed EAU (European Association of Urology), e la vendita dei servizi”.
L’EBITDA si è attestato a 56,2 milioni (+13%). La variazione “riflette principalmente il già citato andamento dei ricavi e il risultato della joint venture, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, detenuta a controllo congiunto con il partner Deutsche Messe AG in relazione alle attività in Cina. Tale effetto è stato parzialmente compensato da maggiori costi di funzionamento, dovuti principalmente al rincaro dell’energia elettrica e ai maggiori costi one-off conseguenti alla riorganizzazione aziendale, che impattano principalmente la divisione Attività Fieristiche Italia”.
L’EBIT ammonta a 17,8 milioni rispetto a 14,1 milioni del 2022. L’aumento “riflette principalmente l’andamento dell’EBITDA parzialmente compensato da maggiori ammortamenti sul diritto d’uso delle attività in locazione conseguenti alla rivalutazione monetaria”.
Il risultato netto relativo alle attività in continuità ammonta a 7,2 milioni (in crescita di
6,3 milioni rispetto a 0,9 milioni nei primi 9 mesi del 2022) mentre il risultato netto delle
attività discontinue è stato pari a 16,5 milioni ed è riferito ai maggiori valori emersi con il conferimento del ramo d’azienda relativo alla manifestazione “TUTTOFOOD” relativo all’acquisizione del 18,5% di Fiere di Parma (componente assente nel terzo trimestre 2022).
Il risultato netto presenta un utile di 23,7 milioni rispetto a un utile netto di 0,9 milioni del 2022.
L’indebitamento finanziario netto, non comprensivo della lease liability IFRS 162, evidenzia una disponibilità finanziaria netta di 61,5 milioni rispetto a una disponibilità finanziaria netta di 29,8 milioni al 31 dicembre 2022. Il miglioramento di 31,7 milioni “riflette il cash flow generato dall’attività operativa nei primi nove mesi dell’anno, che comprende la dinamica di circolante relativa gli acconti incassati per le manifestazioni in svolgimento nei mesi successivi”.
“Nonostante lo scenario macroeconomico atteso per il breve periodo continui a presentare elementi di incertezza, alla luce degli ottimi risultati conseguiti nei primi nove mesi dell’anno – che confermano una ripresa post pandemica ormai consolidata”, il Gruppo ritiene di poter migliorare le precedenti stime prevedendo al 31 dicembre 2023:
- Ricavi nel range di 275-280 milioni – in linea con i livelli pre-pandemici del 2019;
- EBITDA nel range di 85-90 milioni – rispetto alla precedente previsione di 70-80 milioni;
- Disponibilità Finanziaria Netta nel range di 55-60 milioni – rispetto al valore di Disponibilità Finanziaria Netta registrato al 31/12/2022 pari a 29,8 milioni.