Il gruppo Sicily by Car ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con un valore della produzione pari a 110,8 mln.
“Il confronto con il 30 settembre 2022, anno record in cui Sicily by Car ha registrato un valore della produzione pari a 133,9 mln”, spiega la società, “deve necessariamente tener conto del diverso contesto competitivo, che ha visto un forte incremento delle flotte
a disposizione per il noleggio a breve termine. La normalizzazione della tariffa media giornaliera è stata in parte compensata dal positivo andamento dei giorni di noleggio che si sono incrementati del 10% attestandosi a 2,3 mln”.
L’EBITDA ammonta a 45,4 mln, corrispondente a un EBITDA margin del 41%; sulla variazione rispetto al 30 settembre 2022 (67,1 mln, pari al 50,1%) “hanno inciso le dinamiche sopra descritte in relazione al valore della produzione e l’incremento dei costi principalmente correlato all’ampliamento della flotta media di periodo, pari a circa 12.700 veicoli rispetto a circa 10.900 veicoli nei primi 9 mesi del 2022”.
L’EBIT è stato pari a 31,1 mln, corrispondente a un EBIT margin del 28,1% (60 mln al 30 settembre 2022, pari al 44,8%), dopo ammortamenti e svalutazioni in crescita per effetto della maggiore incidenza dei veicoli in full ownership (71,3% rispetto al 50,4% nei primi 9 mesi del 2022).
Nel solo terzo trimestre 2023 Sicily by Car ha registrato un valore della produzione pari a 50,3 mln, rispetto a 66,8 mln nel terzo trimestre 2022.
“Nel corso della stagione estiva, che storicamente genera per la società circa il 45% del valore della produzione annuale, si è intensificata ulteriormente a livello di mercato sia l’offerta di autovetture (+21%) che la riduzione della tariffa media giornaliera (-15%)”.
“La scelta strategica di mantenere un livello di tariffa media giornaliera superiore rispetto al dato di mercato, unitamente ad un tasso di utilizzo della flotta pari al 79%, significativamente superiore alla media (74% secondo i dati ANIASA), ha avuto riflessi positivi sulla marginalità”.
L’EBITDA ammonta a 26,7 mln, corrispondente a un EBITDA margin del 53,1% (40,1mln, pari al 60% nel terzo trimestre 2022). “I costi operativi si sono ridotti rispetto al terzo trimestre 2022 per effetto del calo dei costi variabili (provvigioni mandatari, royalties aeroporti) e dei costi relativi al noleggio auto rent-to-rent”.
L’EBIT è stato pari a 21,8 mln, corrispondente a un EBIT margin del 43,3% (36,9mln nel terzo trimestre 2022, pari al 55,2%), dopo ammortamenti e svalutazioni in incremento rispetto al terzo trimestre 2022.
Sul fronte patrimoniale, la posizione finanziaria netta è stata cash positive per 30,5 mln; il miglioramento rispetto al 30 giugno 2023 (negativa per 29,0mln) “è principalmente attribuibile all’aumento di capitale per 61 mln realizzato nel contesto del perfezionamento della business combination con la SPAC Industrial Stars of Italy 4, avvenuto il 3 agosto”.
Nel terzo trimestre la generazione di cassa operativa si è attestata a oltre 25 mln, “impiegati per i pagamenti relativi ai saldi e agli acconti per le imposte IRES ed IRAP, per finanziare parzialmente l’acquisto di auto in buy back e per sostenere le spese non ricorrenti relative alla business combination e alla quotazione”.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022 era negativa per 10,4 mln.
Sulla base dei risultati al 30 settembre 2023 e del trend che sta caratterizzando il quarto trimestre, la società prevede di chiudere l’esercizio con un EBITDA consolidato tra 47 e 49 mln, corrispondente a un EBITDA margin tra il 35% e il 37%.
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